Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Juventus 1-0

17.02.2013 11:00 di Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Juventus 1-0
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Il team arbitrale condotto dal fiorentino Gianluca Rocchi, che ha diretto la sfida terminata 1-0 tra Roma e Juventus, ha offerto qualche spunto per poter analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 10', Gianluigi Buffon raccoglie con le mani in area di rigore un pallone toccato precedentemente da Leonardo Bonucci. I giocatori della Roma chiedono l'assegnazione del calcio di punizione indiretto.

Un calcio di punizione indiretto è accordato alla squadra avversaria se un portiere, all’interno della propria area di rigore, commette una delle quattro infrazioni seguenti:
(...)
- tocca con le mani il pallone dopo che è stato volontariamente calciato verso di lui da un compagno di squadra
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Bonucci tocca il pallone con lo stinco, e questo impedisce ogni possibile interpretazione dell'episodio: si parla di pallone volontariamente calciato quando chi lo tocca lo gioca con i piedi e con la volontà di passarlo al proprio compagno. Rocchi ha dunque fatto proseguire correttamente il gioco.

Al 18', Daniele De Rossi entra in modo falloso su Stephan Lichtsteiner e viene ammonito. Il Regolamento divide i falli in tre categorie per aiutare l'arbitro nella scelta del provvedimento disciplinare da abbinare a quello tecnico del calcio di punizione o di rigore:

“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
- Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.

“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
- Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.

Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
- Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

L'arbitro  ha valutato che il fallo del centrocampista fosse stato commesso con imprudenza, e ha conseguentemente estratto il cartellino giallo.

Al 28', Lichtsteiner prova a giocare il pallone verso Alessandro Matri, che è in posizione di fuorigioco. De Rossi interviene sul pallone, che poi torna nella disponibilità dell'attaccante bianconero, causando il fischio dell'arbitro per infrazione di fuorigioco. Il Regolamento è molto chiaro:

Un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se, a giudizio dell’arbitro, nel momento in cui un suo compagno gioca il pallone o è da questo toccato, egli prende parte attiva al gioco:

- intervenendo nel gioco;
oppure
- influenzando un avversario;
oppure
- traendo vantaggio da tale posizione.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 11 "Il Fuorigioco")

La posizione irregolare di Matri ha influenzato il comportamento di De Rossi, che ha dovuto giocare il pallone a causa della sua presenza. Per questo motivo Rocchi ha fischiato il calcio di punizione indiretto in favore della Roma.