Un Chi...occhio al Regolamento - Chievo-Roma 1-0

17.12.2012 13:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Chievo-Roma 1-0
Vocegiallorossa.it
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E' sicuramente un arbitraggio che farà discutere quello di Mauro Bergonzi, che, con il suo team, ha diretto la gara che ha visto la Roma sconfitta a Verona per 1-0. Lo scopo della rubrica è comunque quello di analizzare gli episodi che si verificano nelle partite per poter parlare del Regolamento e per capire perché l'arbitro prende determinate decisioni e non quello di proporre una pura e semplice moviola.

Al 16', la Roma può usufruire di un calcio di punizione e Alessandro Florenzi gioca immediatamente il pallone per Federico Balzaretti. Bergonzi non ferma il gioco e consente correttamente lo svolgimento dell'azione, in quanto:

L’uso del fischietto NON è necessario per segnalare
l’interruzione di gioco per:
- un calcio di rinvio, un calcio d’angolo o una rimessa laterale
- la segnatura di una rete

la ripresa del gioco in caso di:
- un calcio di punizione, un calcio di rinvio, un calcio d’angolo, una rimessa laterale.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 5 "L'Arbitro")

Vi è solo un caso in cui il fischio dell'arbitro è necessario per la ripresa del gioco:

L’uso del fischietto è necessario per
(...)

riprendere il gioco:
- su calci di punizione, dopo che l’arbitro ha fatto rispettare la distanza regolamentare
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 5 "L'Arbitro")

I giocatori del Chievo si trovavano tutti a distanza regolamentare o non hanno comunque impedito a Florenzi di giocare correttamente il pallone, quindi il gioco è stato fatto proseguire.

Nel secondo tempo, un fitto banco di nebbia è sceso sullo Stadio Marcantonio Bentegodi, rendendo problematica la visibilità del campo quantomeno dalle tribune. Il giudizio sulla mancanza di visibilità in campo, e di conseguenza sull'impraticabilità del terreno di gioco, è esclusiva competenza dell'arbitro:

Il giudizio sulla impraticabilità del terreno di gioco, per intemperie o per ogni altra causa, è di esclusiva competenza dell’arbitro designato a dirigere la gara.
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, Regola 1 "Il Terreno di Giuoco")

La nebbia è contemplata tra le cause che possono determinare l'impraticabilità del terreno di gioco, e il Regolamento fissa un preciso criterio che può aiutare il direttore di gara nel prendere questo tipo di decisione:

Quali sono le cause che determinano l’impraticabilità del terreno di gioco?
(...)
insufficiente visibilità a causa di nebbia o sopraggiunta oscurità: quando l’arbitro non è in grado di vedere, da una porta, la totalità del terreno di gioco; naturalmente, compresa la porta opposta.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, Guida Pratica AIA alla Regola 1 "Il Terreno di Giuoco")

Bergonzi ha evidentemente rilevato che il terreno di gioco fosse naturalmente visibile da ogni suo punto, e dunque ha fatto proseguire la gara.

Al momento della sostituzione di Totti, la fascia di capitano è passata a Daniel Pablo Osvaldo e non a Daniele De Rossi, entrato qualche minuto prima al posto di Michael Bradley. Nessun cambio di gerarchie: il Regolamento impone infatti che, negli undici titolari, vengano indicati capitano e vice capitano, e la scelta non poteva ovviamente ricadere su De Rossi giacché non faceva parte degli 11 scelti per giocare dall'inizio.

Prima dell’inizio della gara il dirigente accompagnatore ufficiale deve presentare all’arbitro le tessere dei calciatori, laddove previste, o l’ultimo tabulato dei tesserati ricevuto dalla FIGC, unitamente ai documenti di identificazione e ad un elenco, redatto almeno in duplice copia, nel quale devono essere annotati i nominativi dei calciatori, del capitano e del vice capitano, del dirigente accompagnatore ufficiale, del dirigente addetto agli ufficiali di gara (solamente per la Società ospitante) e di tutte le altre persone che possono accedere al recinto di gioco, con l’indicazione delle relative tessere o della matricola del tabulato.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Decisioni Ufficiali FIGC per la Regola 3 "Il Numero dei Calciatori in Campo")