Udinese - Roma 1986: la Roma di Eriksson iniziò la sua rimonta
Un girone di ritorno strepitoso ed una sfida lanciata ufficialmente con la vittoria ad Udine. Era il 1985 – ’86 e si rinnovava quello scontro nato alla fine degli anni ’70 tra la Roma del presidente Dino Viola e la Juve di Agnelli e Boniperti. Quell’anno la compagine giallorossa effettuò una rimonta impressionante raggiungendo la Juve lontana 9 punti; poi, purtroppo, la stanchezza fece perdere lucidità ai giallorossi ed il torneo non terminò con l’esito sperato. “Tra noi e la Juve è sempre una questione di centimetri” amava ripetere il massimo dirigente giallorosso ricordando l’episodio ormai storico della segnatura annullata a Maurizio Turone nello scontro – scudetto del 10 maggio 1981. Erano trascorsi 5 anni da quella partita e la Roma ritrovava ancora la Vecchia Signora sulla sua strada. Proprio in quella stagione la Rai adottò un nuovo sistema elettronico per valutare le decisioni degli arbitri, il Telebeam, ed uno dei primi casi presi in esame fu proprio quel celebre evento che non solo i tifosi della Roma ricordano. Quella stagione 1985 – ’86, che portava ai mondiali del Messico in cui la nazionale di Bearzot avrebbe dovuto difendere il titolo di campione del mondo conseguito a Madrid nel luglio 1982, si aprì con un girone d’andata altalenante per i colori giallorossi. La squadra era allenata da mister Eriksson grazie anche ad una battaglia, non l’unica della sua presidenza, ingaggiata da Dino Viola con le istituzioni del calcio. Un regolamento ormai anacronistico vietava agli allenatori stranieri di poter allenare squadre italiane. Fu una vittoria che assicurò alla Roma un tecnico emergente, valido che prese sulle sue spalle la pesante eredità di Nils Liedholm, campione d’Italia e vicecampione d’Europa con i colori giallorossi, la stagione precedente tornato al Milan. Dopo un “anno di transizione”, il 1984 – ’85, concluso con un settimo posto i tempi erano maturi per mirare nuovamente in alto. Il girone di ritorno era iniziato con la netta vittoria sull’Atalanta per 4-0 e la seconda giornata, 17° turno di campionato, prevedeva la trasferta ad Udine. Di fronte c’era l’Udinese nel quale militava l’ex giallorosso Odoacre Chierico. Nella Roma, invece, faceva il suo esordio Stefano Desideri, prodotto del vivaio giallorosso che fino al 1991 indosserà la casacca della Roma mettendo a segno reti importanti ed impressionando per la potenza del suo tiro. Era il 12 gennaio 1986. Con la vittoria al “Friuli” la Roma superò il Napoli di Maradona e si impose nuovamente come unica sfidante della Juve. Il duello si riproponeva.
LA GARA L’Udinese scende in campo con: Brini, Galparoli, Baroni, Dal Fiume, Edinho, de Agostini, Barbadillo, Colombo, Carnevale, Chierico, Criscimanni. La Roma si oppone con: Tancredi, Oddi, Bonetti, Boniek, Nela, Righetti, Conti, Cerezo, Pruzzo, Desideri, Gerolin. Arbitra l’incontro il signor Lanese di Messina. Assenti tra i giallorossi Giannini, Tovalieri e Ancelotti. Da subito Roma in avanti e più volte pericolosa. 32° la svolta. Desideri ruba palla ad un avversario e lancia Conti. Il giallorosso campione del mondo si invola verso il fondo e cede palla al centro a Zibì Boniek che, liberissimo, non ha difficoltà ad insaccare. Roma in vantaggio. Si chiude il primo tempo con i giallorossi avanti per 1-0. Ad inizio ripresa mister Vinicio manda in campo Miano al posto di Criscimanni. La musica non cambia, i capitolini controllano bene e l’allenatore friulano effettua la seconda sostituzione: Storgato per Edinho al 67°. Gli uomini di mister Eriksson sono sempre molto attenti ed agiscono di rimessa. E’ proprio a seguito di un veloce contropiede che il centravanti giallorosso Roberto Pruzzo infila per la seconda volta la porta di Brini. E’ il 70°, incontro praticamente chiuso. Mister Eriksson decide di effettuare i suoi cambi spedendo in campo di Carlo in sostituzione del debuttante Stefano Desideri, autore di un’ottima prestazione e all’82° Graziani per Pruzzo. Nulla più fino al termine, 0-2 il risultato finale. 5-3 il conto dei corners in favore dei friulani. Roma ora seconda in classifica con 22 punti alle spalle della Juve che ne ha 28.