SPECIALE 2010 TOTTI

01.01.2011 18:00 di Emanuele Melfi   vedi letture
SPECIALE 2010 TOTTI
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Nella prima parte del 2010, quella relativa alla scorsa stagione calcistica, il Capitano giallorosso è stato determinate nella splendida cavalcata che ha portato la Roma di Ranieri ad un passo dallo scudetto. Prima tappa dell'anno, condita anche dal primo gol, è la sfida di Torino contro la Juventus: il neo acquisto Luca Toni abbandona il campo dopo soli cinque minuti così Francesco è "costretto" al rientro forzato dopo un lungo stop, ma riesce comunque a siglare il gol del pareggio su calcio di rigore. In panchina, anche stavolta per infortunio, nella sfida scudetto del 27 marzo all'Olimpico contro l'Inter: il Capitano rileva Vucinic a quattro minuti dalla fine risultando comunque determinante; la sua capacità nel difendere il pallone farà la differenza nei minuti finali. Nel derby più atteso degli ultimi anni, quello del 18 aprile, Totti parte titolare ma viene sostituito, insieme a De Rossi, alla fine del primo tempo: una scelta rischiosa, quella di Ranieri, che si rivelerà azzeccata alla fine del match. La Roma batte la Lazio per 2-1 ed è sempre più sola in testa al campionato. I giallorossi cadono in casa con la Sampdoria non riuscendo nell'impresa di laurearsi Campione d'Italia nonostante i quattro gol nelle ultime quattro gare di campionato del Capitano giallorosso. 

Arriviamo alla finale di Coppa Italia. Ranieri sorprende tutti lasciando Totti in panchina e il Capitano non la prende bene: è nervoso, scuro in volto, e subentra a Pizarro soltanto ad inizio ripresa. Il giallorosso non riesce ad esprimersi, la gabbia costruita da Mourinho intorno a lui sembra funzionare a dovere. Il calcio rifilato a Balotelli nei minuti finali è frutto di una serie di fattori: dalla frustrazione nel vedersi sottrarre la decima Coppa Italia - ultimo vero obiettivo stagionale - in gara unica giocata davanti ai propri tifosi e dalle continue e reiterate provocazioni di cui è stato fatto oggetto proprio da parte dello stesso Balotelli. Il linciaggio mediatico che lo ha colpito nei giorni successivi alla gara - tra le tante autorità, anche il Presidente della Repubblica Italiana non ha lesinato critiche nei confronti del numero 10 - ha spinto Francesco Totti a ponderare l'eventuale possibilità di lasciare il calcio giocato.

Si parte con una nuova stagione, si parte per il ritiro di Riscone di Brunico. Nella sua prima conferenza stampa, in cui esprime tutta la sua rabbia e delusione per non aver vinto uno scudetto che sembrava già in tasca, Totti deve ancora una volta far fronte ad attacchi personali. La gente romanista, fino a quel momento, non gli ha mai fatto mancare il proprio l'appoggio circondandolo d'amore. I numeri di questo primo scorcio stagionale sono un po' in controtendenza rispetto agli ultimi anni: solo una rete su azione - al Barbera di Palermo nei minuti finali - e tre dal dischetto tra campionato e Champions League (di cui una decisiva contro il Bayern Monaco). Questo periodo d'appannamento ha risvegliato bruscamente quella parte di stampa e di tifo spesso avvezza alla critica nei confronti del numero 10 e per la prima volta Totti non sembra essere più l'intoccabile; in tanti hanno chiuso frettolosamente i cassetti della memoria sfociando spesso nell'attacco all'uomo.