Spalletti 2.0 - Le 10 mosse per una nuova Roma

Spalletti 2.0 - Le 10 mosse per una nuova RomaVocegiallorossa.it
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lunedì 18 gennaio 2016, 22:50Approfondimenti
di Luca d'Alessandro
fonte Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

Ancora è presto per vedere la Roma versione Spalletti 2.0, impossibile dopo pochi allenamenti, ma contro l’Hellas Verona si è intravisto quello che il tecnico di Certaldo ha in mente per plasmare, secondo le sue idee, una squadra che ha perso una sua identità. Queste le 10 mosse studiate da Spalletti alla sua nuova prima in giallorosso:

 

 

 

 

1) 4-2-3-1 – Una sorta di marchio di fabbrica. Accantonato il 4-3-3 di Garcia, si ricomincia col modulo che ha reso celebre il tecnico e la sua prima Roma.
2) CASTAN – Fuori Rüdiger, difensore dai piedi grezzi, dentro il difensore brasiliano in modo da poter cominciare l’azione già dalla difesa.
3) TOROSIDIS – In assenza di Maicon è un terzino di ruolo a giocare basso a destra nei 4 di difesa e non l’adattato Florenzi.
4) PJANIC REGISTA – L’uomo dai piedi migliori del centrocampo è abbassato accanto a De Rossi nella linea dei due mediani e non più intermedio o in appoggio a Dzeko.
5) NAINGGOLAN ALLA PERROTTA – Per qualità dinamiche e di calcio anche dalla distanza è lui a occupare il ruolo di trequartista centrale con licenza d’offendere. Non è un caso che trovi il suo primo gol in stagione
6) FLORENZI ALTO A SINISTRA – Occupa questo ruolo a inizio partita e a inizio secondo tempo, segno che Spalletti voglia utilizzarlo principalmente in quella posizione. Giocatore camaleontico, durante la gara viene dirottato anche sulla fascia destra, in difesa.
7) IL CAMBIO MODULO IN CORSO D'OPERA – 4-2-3-1 di base con la possibilità di trasformarsi in 3-4-2-1/3-4-1-2/4-4-2.
8) DE ROSSI MENO BLOCCATO CON LICENZA DI SALIRE – L’attuale capitano della Roma non è più un difensore aggiunto, ma un centrocampista box-to-box: pressing alto, verticalizzazioni, tiri dalla distanza, assist per Nainggolan. Uno dei migliori, se non il migliore, per i giallorossi. Non è un caso che proprio nella prima gestione Spalletti abbia segnato 26 dei complessivi 54 gol in carriera con la Roma.
9) PIÙ PALLONI PER LA PRIMA PUNTA – Ora Dzeko non ne ha trasformato in rete neanche una, ma gli sono pervenuti molti più palloni buoni a centro area rispetto alle altre gare stagionali.
10) POSSESSO PALLA – 69% il dato, il record stagionale per la Roma, con Spalletti che dalla panchina urlava ai suoi di ricominciare l’azione da dietro se non si sapeva a chi passare la palla.