Roma a intermittenza, Totti luce perpetua

21.09.2015 06:00 di  Alfonso Cerani   vedi letture
Roma a intermittenza, Totti luce perpetua
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Con negli occhi ancora la splendida magia di Florenzi contro il Barça, la Roma si rituffa nel campionato. Di fronte c'è un avversario che quando sente l'inno Roma Roma si esalta; sarà forse perché è allenato da un ex giocatore che con la maglia giallorossa ha vinto lo scudetto. Il Sassuolo di Di Francesco si presenta all'Olimpico con un modulo tutt'altro che sparagnino, il 4-3-3. Gli interpreti in avanti sono Floro Flores, Defrel e a sorpresa Politano, in passato baluardo della Primavera di De Rossi. Berardi è recuperato ma si accomoda, almeno inizialmente, in panchina. Garcia vuole a tutti i costi i tre punti e continua per la sua strada che porta al turn-over. Molti i cambi rispetto alla partita di Champions contro il Barça. In porta non c'è Szczesny a causa di una lussazione al dito della mano; al suo posto De Sanctis. In difesa non ci sono Digne e Florenzi, bensì Maicon e Torosidis. I centrali sono gli stessi che hanno fermato Messi e Neymar: Manolas e Rüdiger. La grande sorpresa è a centrocampo, dove Pjanic ritrova una maglia da titolare dopo il recupero lampo dall'infortunio al polpaccio. Insieme a lui De Rossi e Nainggolan. In avanti tridente inedito Salah, Totti, Iturbe.

Comincia la sfida e il primo pericolo di una certa consistenza è degli ospiti. Da calcio d'angolo Floro Flores prova la zampata mancando la porta solo per una provvidenziale deviazione. Poco dopo ancora Sassuolo in avanti a testa bassa. Duncan non trova opposizione e va al tiro, largo di poco. La brutta impressione dell'inizio trova conferma al 21' quando Politano serve Defrel, il quale va via in velocità, si accentra e colpisce col mancino rasoterra. De Sanctis non abbozza neanche una respinta e il Sassuolo è avanti. La risposta giallorossa è affidata al meno indicato, Rüdiger, che non trova la porta dalla distanza. I giallorossi continuano però a esercitare pressione sugli avversari: Totti innesca la corsa di Pjanic che temporeggia e serve coi tempi giusti Salah, ipnotizzato da Consigli sul più bello. Poi il portiere neroverde combina la frittata: assist per Pjanic che di prima serve Totti in posizione sospetta; la bandierina non si alza e il capitano con un tocco beffardo porta la gara in parità aggiornando i suoi fantastici numeri sempre e solo con una maglia. Passato lo spavento iniziale la Roma può giocare in scioltezza: Salah se ne va velocissimo sulla destra e prova a infilare Consigli con un tiro mancino, disinnescato dall'estremo difensore. L'egiziano è in palla e va ancora vicino al gol, prima che i tifosi giallorossi vedano i fantasmi dell'avvio riaffiorare. Stavolta è Politano a siglare il gol che riporta i neroverdi in vantaggio. Taglio dell'attaccante servito alla perfezione da Floro Flores ed è il più classico dei gol dell'ex. Il parziale all'intervallo è 1-2 ma poteva essere peggiore se Defrel non si fosse fatto fermare da De Sanctis.

La ripresa comincia nel segno di Salah: calcio d'angolo per la Roma, sbroglia la difesa, il pallone finisce sul sinistro dell'egiziano che non ci pensa su due volte e al volo fa 2-2. Al 70' un'altra incertezza di Consigli rischia di essere fatale per i suoi, ma stavolta Totti non ne approfitta. Subito dopo il capitano, fresco di 300esimo gol con la maglia della Roma, abbandona il campo per far posto a Dzeko. Il forcing finale della Roma si fa intenso: ancora Salah prova a levare la ragnatela dal sette, ma Consigli vola riscattando l'errore precedente. Dzeko si fa vedere cercando di finalizzare l'azione ma è tutto vano. Nel concitato finale Rüdiger prova a chiedere un rigore per un'evidente trattenuta di Peluso, senza lieto fine. L'ultima chance capita sui piedi dell'uomo sbagliato, Manolas, e la palla non centra il bersaglio grosso. Termina 2-2 e il tabù Sassuolo all'Olimpico non è sfatato.