Primo assaggio di Juan Jesus
Buona esperienza in Italia - tra alti e bassi - con tanta voglia di rilanciarsi e, soprattutto, le idee chiare: così Juan Jesus si è presentato ieri, ufficialmente, al mondo Roma. "Devo dimostrare ogni giorno perché sono venuto. Sono qui per aiutare e conquistare gli obiettivi, il primo è il preliminare", ha asserito con sicurezza in conferenza stampa. Un percorso all'Inter alle spalle, che ha causato qualche brusio di troppo dopo il suo acquisto, da superare rapidamente, perché la Roma - orfana di Rüdiger - ha bisogno di risposte, convincenti e rapide. E proprio per questo Spalletti non ha aspettato troppo per testarlo al centro della difesa, in coppia con Manolas, nell'amichevole contro il Terek Grozny.
Il brasiliano ha mostrato da subito le sue migliori doti, facendosi notare per qualche buona chiusura senza particolari sbavature. I movimenti nella retroguardia andranno invece sicuramente registrati - limati, come chiosato da Spalletti nel post - ma Juan Jesus può essere, parola del tecnico, "il giocatore che ci aspettavamo". Vale a dire una pedina affidabile, argilla ancora un po' grezza che mastro Spalletti avrà la possibilità di plasmare per regalargli una forma più armoniosa, proprio come fatto con Rüdiger in pochi mesi. E, perché no, compiere anche quel passo in più verso la consacrazione, per far ricredere anche i più scettici. In attesa di test più probanti, comunque, la Roma ha avuto il primo assaggio di Juan Jesus, alla ricerca della giusta alchimia.