Osvaldo, non basta il gol per ricucire lo strappo con i tifosi
Un gol fondamentale ed un prova tutto sommato convincente non sono bastati a Pablo Daniel Osvaldo per ricomporre un rapporto, quello con la tifoseria romanista, che sembra ormai essersi deteriorato in maniera irreparabile. E’ fuori discussione che l’attaccante italoargentino ci abbia messo del suo per farsi detestare dal pubblico giallorosso con alcuni atteggiamenti tenuti sia in campo che fuori dal rettangolo di gioco che non sono piaciuti ai più. L’episodio più fragoroso resta senz’altro il rigore sfilato a capitan Totti e poi fallito contro la Sampdoria, nel giorno dell’esordio di mister Andreazzoli. A gettare benzina sul fuoco, poi, ci hanno pensato le continue voci di un suo possibile trasferimento che lo accompagnano, ormai, dall’inizio della stagione. Gli spifferi provenienti da oltremanica, dove il Tottenham sembra essersi fatto avanti per accaparrarsi il giocatore, hanno fatto il resto.
L’accoglienza riservatagli dagli oltre 300 supporters romanisti giunti all’Olimpico di Torino al suo ingresso in campo, durante il riscaldamento, è stata il logico corollario. Infatti, mentre da un lato Balzaretti veniva preso di mira dalla curva torinista per aver osato tradire il colore granata per un pallido bianconero, quello juventino, dall’altro i supporters giallorossi se la sono presa con il proprio calciatore riservandogli cori piuttosto ostili.
Sul campo, dove Andreazzoli gli ha affidato la guida dell’attacco in assenza di capitan Totti, riponendo in lui grande fiducia, l’attesissimo numero nove della Roma ha risposto con una prestazione all’altezza della situazione. L’ex fiorentino si è sacrificato molto in fase di copertura agevolando il compito dei suoi compagni di squadra in fase di non possesso palla. La sua caparbietà, infine, è stata premiata con il gol che ha regalato il primo vantaggio giallorosso. Per la punta, abbracciata dai compagni, è stata senza dubbio una liberazione dopo un’astinenza che durava dal pari di Bologna del 27 gennaio.
Anche nella ripresa l’azzurro resta sul pezzo anche se, inevitabilmente, col trascorrere dei minuti le forze vengono meno, così come per il resto dei compagni che però tengono botta anche in dieci prima di correre sotto il settore occupato dai tifosi romanisti per raccogliere il meritato abbraccio. All’appello manca però Osvaldo che al triplice fischio finale scappa via negli spogliatoi. L’ennesimo segnale negativo di un’esperienza che sembra decisamente giunta al capolinea.