Mal di sosta per la Roma

Vocegiallorossa.it

Si scrive sosta, si legge incubo. La Roma fatica a ripartire dopo lo stop per le nazionali, tre indizi fanno una prova. 2-2 con il Chievo, 0-2 con la SPAL e 1-0 con l'Udinese. Un punto contro tre squadre in lotta per non retrocedere (senza dimenticare il miracolo di Olsen su Giaccherini, non è un dettaglio). Il motivo? A Di Francesco la risposta ma il problema a questo punto è evidente e non va sottovalutato. Anche perché lo scorso anno dopo la pausa nazionali e invernale arrivarono 2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta contro il Napoli. Torniamo al presente e allarghiamo il discorso. Sfortuna e prestazioni anonime, la classifica ora piange. 19 punti, con il 4° posto che in caso di vittoria della Lazio sul Milan disterebbe 6 punti. Tanti, vero, ma con 25 giornate ancora da giocare c'è ancora tempo per recuperare.

Basta che non diventi un alibi. Un aiuto, poi, dovrà sicuramente arrivare dal mercato, vista la coperta corta a centrocampo. A gennaio mancano però ancora molte partite, compresa quella di martedì contro il Real Madrid. Inutile quindi piangersi addosso. Terza sconfitta esterna in 7 partite, lo scorso anno l'unico ko in campionato lontano dalla Capitale arrivò all'Allianz Stadium. La ritrovata forza casalinga (1 sconfitta finora, 6 lo scorso anno) non offre un valido motivo per sorridere e dimenticare. Forse uno ce n'è: la prossima partita dopo la sosta si giocherà il 20 gennaio in casa con il Torino. Anno nuovo, vita nuova. Non era così il detto?