La settimana dell'avversario - Udinese
Sarà un'Udinese affamata di punti come non mai quella che ospiterà la Roma nel 29° turno di campionato. Gli ultimi risultati poco confortanti hanno relegato la squadra di Colantuono nelle sabbie mobili della bassa classifica e ciò fa notizia, visto che i friulani negli ultimi anni hanno sempre condotto stagioni tranquille. Invece adesso la lotta per la salvezza si sta facendo serrata e l'Udinese si ritrova impelagata in discorsi a lei poco affini. La sconfitta di Frosinone ha rimescolato le carte facendo piombare nello sconforto lo spogliatoio e la presidenza, con la panchina del tecnico romano che scricchiola. Ma la parola chiave per descrivere la settimana bianconera può essere una sola: ritiro. Già, perché da giovedì dopo l'allenamento, la squadra si è trasferita presso l'hotel Al Ponte di Gradisca d'Isonzo, dove vi rimarrà a oltranza. Questa soluzione è certamente l'estrema ratio per cercare di risollevare un gruppo che sta perdendo motivazioni, con inevitabili ripercussioni anche sul tifo. Per i primi 15 minuti di partita infatti, la Curva Nord sarà vuota in segno di protesta nei confronti della squadra, tacciata di scarsa combattività.
Dal campo arrivano comunque le notizie più liete. L'emergenza in difesa parrebbe rientrata, con Felipe e Wague convocati dopo che, per gran parte della settimana, si erano allenati a parte. Niente da fare invece per Guilherme, alle prese con un affaticamento. Non ci sarà nemmeno il grande ex della sfida, Ivan Piris, fermato per una giornata dal Giudice Sportivo. Insomma, le chance di permanenza sulla panchina bianconera Colantuono se le giocherà non al meglio delle sue possibilità e con la consapevolezza che incombe su di lui l'ombra di un nuovo tecnico. Due vecchie glorie come Calori e Bertotto scalpitano per fargli le scarpe e il primo dei due si è anche detto onorato in caso di chiamata. "Il mio destino lo decide la società, non un articolo di giornale. Sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare in queste ultime 10 partite per salvarci", sono state le parole di Colantuono, che molto probabilmente avrebbe preferito giocarsi un pezzo di panchina contro un'altra squadra, e non contro la "sua" Roma. Ma come ha sottolineato in conferenza stampa, l'ultima parola spetterà al presidente Pozzo, il quale però dovrà sbrigare anche un'altra grana piuttosto antipatica. Il Consiglio comunale infatti ha espresso la diffida all’Udinese per il cambio di nome del nuovo stadio "Dacia Arena". Il tutto per la gioia dei tifosi i quali, in nome della tradizione, hanno sempre invocato la vecchia denominazione "Stadio Friuli". Problemi che di fronte a una situazione deficitaria di squadra vengono acuiti, intaccando l'armonia di quella che è sempre stata un'isola felice del calcio italiano.