La settimana dell'avversario - Lazio
“Il derby può essere la partita della svolta. Conta tanto, sia per la partita che è, sia per il nostro momento attuale”. Dalle parole della vigilia del tecnico Pioli si capisce che la Stracittadina non può, e non deve, essere considerata una partita come le altre. D'altronde, è difficile farlo per chi già lo scorso anno ha assaggiato l'atmosfera di un derby decisamente più delicato. Siamo solo alla dodicesima giornata ma, se la partita contro la Roma non è considerata una sorta di ultima spiaggia, poco ci manca, anche perché là davanti le dirette contendenti corrono. Con negli occhi e nella mente la lezione di calcio impartitale dal Milan, e con il piacevole inframezzo dell'Europa League, la Lazio proverà a rimettersi in carreggiata in campionato per migliorare l'attuale settimo posto, lontano da quelli che sono gli obiettivi stagionali. I biancocelesti sono tornati da Trondheim con tre punti e un carico di buone speranze, alimentate dall'aver ritrovato un giocatore come Djordjevic. Ora, la relativa situazione di tranquillità in Europa (la Lazio comanda il suo raggruppamento a quota dieci, a sei punti dal Dnipro terzo) permetterà alla squadra di Pioli di concentrare l'attenzione ai confini nazionali. Unica nota stonata del giovedì di coppa l'espulsione di Keita, rimediata per aver alzato le mani su un avversario. Disciplina a parte, la squadra ha fatto intravedere sprazzi di bel gioco, che hanno ricordato la Lazio della scorsa stagione.
Ma la vera protagonista della settimana laziale è stata l'infermeria con un recupero eccellente, quello di Parolo, e con l'operazione al ginocchio subita da de Vrij. Il centrocampista ha smaltito la lesione muscolare che si è procurato in Nazionale e, con tutta probabilità, sarà in campo. Si prospetta invece uno stop di sei mesi per il difensore oranje, il quale è finito sotto i ferri per operarsi al ginocchio. L'intervento ad Anversa è andato bene e ora de Vrij effettuerà la riabilitazione in Olanda; difficile comunque rivederlo in campo prima del finale di stagione. Per questo a gennaio Lotito piomberà sul mercato per trovare il sostituto. Già sondate le piste che portano a Tonelli dell'Empoli e a Rugani, in forza alla Juve. Intanto il presidente ha caricato i giocatori a modo suo, usando un eufemismo: “Dovete tirare fuori le palle! Contro il Milan avete avuto un atteggiamento vergognoso. Non è importante il nome dietro la maglia, ma il simbolo che c’è davanti”, ha tuonato a inizio settimana direttamente da Formello, dove ha chiamato a raccolta la squadra. Ma non è una novità, al presidente della Lazio piacciono gli eccessi, anche quelli di velocità a quanto pare! Ammonterebbero a settantamila euro infatti le multe per aver sfrecciato a 200 all'ora nella tratta Roma-Salerno, percorsa 64 volte tra il 2011 e il 2012. Infine, impossibile non fare un cenno sull'assenza dei tifosi in Curva Nord, in sciopero per l'ormai annosa questione delle barriere all'interno del settore più caldo del tifo biancoceleste. Alcuni esponenti della Curva Nord hanno parlato al “Processo del lunedì”, in onda sui canali Rai, per ribadire che: “Non si può entrare allo stadio come se fosse una base militare! Un tifoso non può vivere lo stadio con il rischio del Daspo soltanto per il cambio di posto. Ormai esistono i microfoni direzionali, possono ascoltare anche quello che si dice in una curva. Allora a cosa servono le barriere?”. Una domanda in attesa della risposta definitiva per impedire che altri derby vengano privati del pathos, che una Stracittadina come quella romana merita.