La Samp si sveglia tardi; giallorossi in scia del terzo posto

08.02.2016 06:00 di Alfonso Cerani Twitter:    vedi letture
La Samp si sveglia tardi; giallorossi in scia del terzo posto
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La Roma chiude il programma della 24^ giornata di Serie A nel posticipo contro la Sampdoria di Montella, opposto al suo passato da allenatore e giocatore. L'Aeroplanino vuole rilanciare i suoi, ma deve fare i conti con Spalletti e con la ritrovata vena dei giallorossi. Difficile decifrare il modulo con cui il tecnico di Certaldo schiera l'undici titolare. Apparentemente è un 4-3-3 con Perotti pronto ad aiutare El Shaarawy e Salah e Dzeko relegato in panchina. I quattro difensori sono MaiconRüdiger, Manolas e l'ex Zukanovic, con a centrocampo Pjanic, Keita e Florenzi.

Si comincia con la Roma che ha il pallino del gioco in mano. La prima vera occasione capita sulla testa di Pjanic all'8'. Il cross di Florenzi è calibrato bene, ma il bosniaco non riesce a indirizzare la palla in fondo al sacco. Qualche minuto dopo, Rüdiger a centro area, alla stregua di un attaccante navigato, tenta la girata a rete spedendo la palla di poco fuori. L'inizio della Roma è comunque convincente. La Samp prova a uscire dal guscio con l'accelerazione bruciante di Muriel, che però non alza la testa e conclude precipitosamente. Il più pericoloso tra i giallorossi in avvio è Pjanic, ancora una volta di testa: Perotti manda al bar Dodò con una finta e propone il cross per il bosniaco, che chiama Viviano all'intervento. Quando scocca il 20', El Shaarawy spreca calciando alle stelle un assist al bacio di Salah dopo una splendida azione in velocità. Poco più tardi Florenzi arriva con una frazione di secondo di ritardo sul bel traversone di Maicon. Alla mezz'ora un evidente mani di Silvestre in area viene giudicato involontario dall'arbitro. La Roma, nonostante la supremazia territoriale, non riesce a trovare la via del gol. Zukanovic stende il vecchio compagno di squadra Correa rimediando il cartellino giallo. Lo stesso trequartista argentino più tardi è protagonista di un episodio controverso in area di rigore. Rüdiger lo affronta allargando il braccio, ma il blucerchiato accentua la caduta e viene ammonito per simulazione. Poco prima dell'intervallo, ecco che la situazione si sblocca in favore dei giallorossi. Troppo esigua la resistenza su El Shaarawy, che può avanzare fino al limite dell'area e calciare verso la porta; la sfera viene deviata e il tiro del Faraone diventa un assist per Florenzi, il quale di testa batte Viviano. È un gol importante perché permette alla Roma di andare al riposo in vantaggio.

Nella ripresa non c'è Zukanovic; al suo posto Digne. Al 50' la Roma raddoppia: Perotti è perfetto in coordinazione e con il destro insacca il pallone di potenza sfruttando un assist col pallonetto di El Shaarawy. Per l'argentino è il primo gol in giallorosso. La squadra di Spalletti potrebbe subito portarsi sul 3-0 e chiudere anzitempo la contesa se Pjanic col rasoterra non avesse mancato di poco la porta. Lo stesso bosniaco poi rimette in partita la Samp con un autogol su tiro di Fernando. Al 66' arriva il momento di Dzeko, che rileva Maicon. Sei minuti dopo, la Roma potrebbe nuovamente piazzare il colpo del KO. Salah serve Dzeko, che si fa rimontare da un avversario; la palla finisce sui piedi di El Shaarawy, il quale di prima prova il tiro fallendo l'occasione. Poco male perché le speranze dei blucerchiati si infrangono sui guantoni di Szczesny prima e sulla traversa poi. Il polacco è miracoloso sul tentativo a botta sicura di Cassano, entrato da poco. Stesso esito sulla conclusione di Dodò, ma la grande chance per il pareggio capita sul piede di Cassani, che in girata colpisce il legno. La Roma vince la terza partita di fila avvicinando le rivali per il terzo posto. La cura Spalletti continua a dare i suoi frutti.