La Roma scarica Spinazzola, ma è l'esterno più determinante in rosa
Com'era facilmente prevedibile, Leonardo Spinazzola non rinnoverà il suo contratto con la Roma in scadenza il prossimo 30 giugno. A confermare il tutto è stato l'agente del terzino, Davide Lippi, che ha espressamente dichiarato che non si hanno chance per la permanenza nella Capitale.
Da dopo il gravissimo infortunio durante EURO2020, che lo stava consacrando come uno degli esterni migliori al mondo, Spinazzola non è mai tornato a quei livelli. Per questo motivo, complice anche l'età non più giovanissima (31 anni il prossimo 25 marzo) e l'ingaggio che pesa (3 milioni a stagione), il club giallorosso ha deciso di metterlo sul mercato già da subito, così da ricavarci qualche soldo prima della naturale scadenza del contratto.
Al momento, Spinazzola è destinato a vivere le prossime partite (se non i prossimi mesi) da separato in casa. Una situazione molto poco piacevole, soprattutto per un giocatore che deve convincere altri club di poter ancora giocare nel calcio di primo ordine, oltre ad aiutare una squadra a cui ha dato tanto per raggiungere i propri obiettivi. Nonostante il rendimento poche volte più che sufficiente, però, l'azzurro campione d'Europa resta l'esterno più determinante nella rosa giallorossa, con 1 gol e 3 assist nelle 16 partite disputate in questa stagione. A questi numeri si avvicinano soltanto il compagno di fascia Nicola Zalewski (con 3 assist e nessuna rete segnata in 16 gare) e Rasmus Kristensen (1 gol e 2 assist in 18 partite); più dietro ancora troviamo Rick Karsdorp che ha fornito 1 solo passaggio chiave in 15 presenze. Al di là dei numeri, va anche precisato che tra i 4 esterni presi in considerazione Spinazzola è colui dotato di maggiore capacità di saltare l'uomo e di inventarsi la giocata in zona gol. Lo si è visto ancora una volta nella gara contro la Cremonese, in cui il subentrato numero 37 giallorosso si è guadagnato il calcio di rigore vincente trasformato poi da Paulo Dybala.
La partenza di Spinazzola, quindi, rappresenta un altro buco a cui Tiago Pinto o il prossimo Direttore Sportivo dovrà mettere una toppa, oltre ai tanti problemi che ha questa rosa e alle scarse risorse economiche. Il sostituto dovrà essere più giovane, più determinante e a costi molto più contenuti.