La catena di sinistra si può sfruttare di nuovo. Con Spinazzola recuperato, Mourinho avrà l'imbarazzo della scelta
Una delle caratteristiche, se non quella principale, della Roma di Paulo Fonseca, quando è passata alla difesa a 3, è stata quella di sviluppare il gioco attraverso la catena di sinistra. Una zona del campo che vedeva in campo Spinazzola come quinto di centrocampo, libero più di attaccare che di difendere, dialogando spesso con Mkhitaryan reduce dalla sua miglior stagione in maglia giallorossa con 13 reti e 11 assist in Serie A.
José Mourinho, tuttavia, non ha potuto beneficiare di tutto questo a causa della rottura del tendine d’Achille sinistro accorsa al terzino durante Belgio-Italia dello scorso Europeo, con Spinazzola che solo negli ultimi giorni è tornato tra i convocati ma ben lontano da poter rientrare in campo dal 1’.
Nel frattempo, Mkhitaryan ha anche cambiato il suo raggio d’azione, arretrando la sua posizione e diventando, in pratica, quel regista tanto inseguito dalla Roma nel mercato estivo (leggasi Xhaka), che però non è mai arrivato.
A tal proposito, per gran parte di questa stagione, lo sviluppo delle azioni della Roma ha cambiato fascia. Infatti, abbiamo visto spesso – anzi, lo vediamo ogni partita – Karsdorp correre avanti e indietro lungo l’out di destra, confezionando innumerevoli cross per Abraham o per gli inserimenti dei centrocampisti.
Complici le pessime prestazioni offerte da Vina dalla parte opposta, sia come terzino nel 4-2-3-1 che come quinto nel 3-5-2, Mourinho ha inventato e adattato Zalewski in quella posizione con risultati soddisfacenti. Il polacco classe 2002, infatti, è ormai il titolare indiscusso di quella zona del campo. Certo, ogni tanto commette ancora qualche leggerezza, ma sono più le note positive che quelle negative, basti pensare alla recente prestazione contro il Napoli o, ancor meglio, quella nel derby dove ha annichilito Hysaj.
La fascia sinistra, quindi, sembra essere tornare un’arma come lo era stata la passata stagione con Spinazzola. Questo anche grazie all’apporto di altri interpreti come El Shaarawy, anch’egli spostato in quella posizione con risultati tutto sommato buoni, come evidenziato dalla rete del pareggio contro il Napoli.
Per il Faraone è stata una stagione con più bassi che alti, con quel gol dello scorso 12 settembre alla terza giornata contro il Sassuolo che lasciava presagire un’annata personale migliore. Con poche gare al termine delle ostilità, però, El Shaarawy può ancora dire la sua in una parte del campo dove la Roma sembra aver ritrovato quella pericolosità e intraprendenza che aveva con Spinazzola.
Notizie sicuramente incoraggianti per Mourinho che, qualora dovesse mantenere questo assetto tattico anche nella prossima stagione, potrà contare sul recuperato Spinazzola, su Zalewski e addirittura su El Shaarawy. Non male.
Prossima partita: Inter-Roma, sabato 23 aprile ore 18:00
Probabile formazione (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Cristante, Oliveira, El Shaarawy; Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
Ballottaggi: Ibanez/Kumbulla, Zalewski/El Shaarawy, Oliveira/Veretout.
In dubbio: -
Diffidati: Oliveira, Abraham.
Squalificati: Zaniolo, Fuzato.
Indisponibili: -