L'ascesa di Spinazzola e il messaggio a Mourinho: MVP nella difesa a quattro
Nell’esordio perfetto dell’Italia contro la Turchia nei Campionati Europei – formalmente 2020 sebbene si disputino nel 2021 – difficile indicare l’assoluto protagonista. Si potrebbe menzionare Immobile – autore di un gol e di un assist – ma si potrebbero citare anche Insigne o Chiellini, passando anche per il reparto di centrocampo.
A fugare qualsiasi dubbio ci ha pensato la UEFA, che ha decretato il giallorosso Leonardo Spinazzola come “man of the match”. Pur non portando – fantacalcisticamente parlando – alcun bonus tra reti o assist, la scelta si è rivelata corretta, con il terzino autentico padrone della sua fascia di competenza e propiziatore del raddoppio dell’Italia, con la sua conclusione respinta da una prodezza di Cakir con Immobile lesto a ribadire in rete.
Ormai nel pieno della sua carriera, con 28 candeline spende lo scorso 25 marzo, Spinazzola sta confermando in Nazionale i progressi mostrati nelle sue ultime due stagioni in Serie A con la maglia della Roma.
Di proprietà della Juventus, dopo essere esploso (come tanti suoi colleghi) con la maglia dell’Atalanta, la Vecchia Signora lo ha riportato alla base nella stagione 2018/2019, dove Spinazzola è stato impiegato con il contagocce con appena 10 apparizioni in campionato. Al termine del campionato, il terzino di Foligno è stato ceduto alla Roma, con i giallorossi che hanno sborsato 29,5 milioni di euro, cifra che ha scaturito non poche perplessità tra la tifoseria capitolina.
Una perplessità a ragion veduta, dal momento che appena sei mesi dopo il suo arrivo a Roma, Spinazzola è stato ceduto all’Inter. O meglio, quasi. Quell’episodio, infatti, ha del grottesco, con il terzino giunto a Milano e Politano, all’epoca calciatore dell’Inter, sbarcato a Roma per effettuare il percorso inverso. Dopo aver sostenuto le visite mediche nella città meneghina, la Beneamata, non convinta dall’esito delle stesse, ha disposto ulteriori accertamenti medici, prima di un clamoroso dietrofront che ha portato entrambi i calciatori a ritornare nelle rispettive squadre, con il solo Politano riuscito a cambiare maglia passando al Napoli.
Da grande professionista qual è, Spinazzola ha preso atto della scelta dell’Inter e, il 19 gennaio seguente, è stato subito schierato in campo da mister Fonseca nella sempre ostica trasferta di Genova contro il Grifone. In quella circostanza, lo stesso Spinazzola è stato tra i protagonisti dell’1-3 finale, mettendosi in evidenza per aver propiziato l’autorete di Biraschi, avvenuta proprio dopo una sua giocata. Queste le sue parole al termine dell’incontro, con evidente frecciatina a chi, pochi giorni prima, lo aveva scartato:
“Io sto bene fisicamente, oggi ho corso tanto, non ho problemi fisici. Resto alla Roma, sono felice qui e del mercato si occupa la società. Sono un calciatore della nazionale e ho giocato in grandi squadre, sono integro”.
Da quel momento, l’avventura di Spinazzola nella Capitale subisce una svolta positiva, con l’apice raggiunto in piena estate, al rientro del calcio giocato dopo la pausa forzata causa COVID-19, con il passaggio al 3-4-2-1. Con questo modulo, infatti, Spinazzola ha potuto avanzare il proprio raggio d’azione agendo da esterno di centrocampo con compiti offensivi, diventando un punto cardine per il gioco della Roma che molto spesso ha provato a sfondare sulla sua corsia.
Unico neo, qualche problema fisico di troppo nel momento in cui sembrava al massima della forma e nella parte clou della stagione (si ricordi la trasferta di Manchester in Europa League). Infortuni, però, che comunque non possono giustificare il messaggio lasciato passare dalle parti di Appiano Gentile, con un calciatore trattato come una sorta di “oggetto di cristallo”, destinato a frantumarsi alla prima occasione.
Nella gara contro la Turchia, inoltre, Spinazzola ha sfatato un’ultima “leggenda” nei suoi confronti. Se è vero che con il 3-4-2-1 il calciatore ha espresso un ottimo calcio a Roma, è altrettanto vero il fatto che possa essere utilizzato anche nella difesa a 4. Con un sistema di gioco delineato come l’Italia di Mancini, Spinazzola può anche partire più arretrato non perdendo però quelle che sono le sue qualità, tant’è che contro la Turchia si è costantemente proposto in fase offensiva proprio come mostrato con la Roma.
Una buona notizia anche per José Mourinho. Lo Special One, infatti, dovrebbe proporre nella Capitale il 4-2-3-1, modulo "rispolverato" da Fonseca nelle ultime gare della stagione, con Spinazzola che si candida così a essere il titolare della fascia sinistra.
Infine, in vista dei prossimi impegni con l’Italia, con l’auspicio che possano prolungarsi sino all’11 luglio, arriva anche il simpatico incoraggiamento di Lino Banfi: «Sono contento per Immobile e Insigne e per averli visti esultare con il mio “porca pu***na”. Spero che il prossimo a urlarlo sia Spinazzola».