L'ascesa azzurra di Florenzi
I tifosi giallorossi lo sanno: Alessandro Florenzi è un giocatore eclettico che riesce a dare personalità in quasi ogni parte del campo. Nella Roma ha ricoperto diversi ruoli: dall'interno di centrocampo fino al terzino destro, passando per attaccante esterno in un attacco a tre. Ora però le qualità del ragazzo di Vitinia sembrano essere state finalmente riconosciute anche in Nazionale. "È cresciuto molto, migliorato in maniera incredibile. È un giocatore eclettico con tanta qualità", queste infatti sono state le parole di apprezzamento del commissario tecnico azzurro, Antonio Conte, alla vigilia del match pareggiato 1-1 contro la Spagna di giovedì scorso.
L'ascesa in nazionale di Florenzi è stata però graduale e frutto della fatica e del lavoro, non sempre apprezzato a pieno. La prima in azzurro è datata 14 novembre 2012 e avvenne durante un Italia-Francia persa dagli azzurri 1-2, in cui il romano giocò da centrocampista 39' subentrando al posto di Montolivo, con Cesare Prandelli in panchina. Ma, dopo l'esordio, il bilancio del suo minutaggio fu piuttosto scarso e forse non rispettoso dell'eccellente stagione disputata con la Roma di Garcia. Escluso a sorpresa, tra lo sbalordimento di molti addetti ai lavori, dalla Confederations Cup del 2013, Florenzi ha passato praticamente tutte le partite per la qualificazione a Brasile 2014 in panchina, ad eccezione del match contro l'Armenia, terminato 2-2, che lo vide giocare per 60' siglando anche la sua prima rete azzurra, non conquistando il biglietto per il mondiale brasiliano, per un totale di 10 presenze e appena 190 minuti in campo sotto la gestione del CT di Orzinuovi.
L’avvicendamento in panchina e l’arrivo di Antonio Conte, ex tecnico della Juventus, amante dei giocatori dotati di corsa e dinamismo, hanno significato per Florenzi la consacrazione in azzurro, con un minutaggio destinato a crescere: sempre in campo da titolare nei match validi per le qualificazioni agli Europei del 2016, ad eccezione della partita contro la Croazia pareggiata per 1-1 e del match contro la Bulgaria pareggiato anch'esso per 2-2, per un totale di 346' giocati in 6 presenze, condite dal suo secondo gol in azzurro contro la Norvegia il 13 ottobre scorso. Il presente lo vede sempre più pedina imprescindibile in ottica azzurra avendo giocato nelle ultime amichevoli contro Belgio, Romania e Spagna sempre dal primo minuto. Data l'età, 25 anni compiuti lo scorso 11 marzo, si preannuncia un futuro roseo e da protagonista indiscusso durante i prossimi Europei che si terranno in Francia tra il 10 giugno e il 10 luglio.