Il mini ciclo per capire le ambizioni della Roma

13.01.2021 00:30 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
Il mini ciclo per capire le ambizioni della Roma
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il match pareggiato con l'Inter ha dato il via a un mini ciclo che determinerà ambizioni e obiettivi della Roma in questa stagione. I giallorossi si sono resi protagonisti di una prima parte di stagione davvero notevole, andando anche al di là delle aspettative ai nastri di partenza. Terzo posto in campionato, ampiamente meritato, con vista sulle prime posizioni ma anche con un occhio attento alle spalle. La classifica corta di quest'anno permette allo stesso tempo di sognare ma causa anche preoccupazioni: tante squadre in pochi punti, un paio di partite storte ed è facile cadere dalle stelle alle stalle. La Roma quest'anno ha avuto un rendimento incredibilmente regolare: rullo compressore con le piccole ma troppa fatica con le grandi. Per consacrare una stagione molto positiva manca ancora quella vittoria capace di scaldare l'ambiente, il successo che permetta davvero alla Roma di uscire allo scoperto. Finora i giallorossi sono rimasti nell'ombra, steccando ogni occasione per fare il salto di qualità, almeno fino a domenica scorsa.

Contro l'Inter non è arrivata una vittoria, ma un pareggio davvero importante sotto molti aspetti, su tutti quello psicologico. Dopo il vantaggio iniziale, il sorpasso dei milanesi aveva fatto rivedere i fantasmi di Bergamo, poteva piegare la Roma che però ha saputo rialzare la testa e recuperare il risultato. Un punto prezioso per il morale ma anche per la classifica, che non fa scappare l'Inter e non fa raggiungere i giallorossi dalle inseguitrici. Contro i nerazzurri dunque la Roma ha iniziato a scoprirsi e dovrà farlo necessariamente nelle prossime uscite, visto che è in arrivo una serie di partite che stabiliranno e influenzeranno in maniera decisiva le ambizioni giallorosse.

L'INIZIO - La prima partita di questo ciclo sarà subito fondamentale. Venerdì ci sarà il derby, l'occasione perfetta per la Roma di provare a ottenere quella vittoria di prestigio che dia una scossa alla stagione. La Lazio è una squadra che sta vivendo un'annata fatta di alti e bassi, pagando alcune contingenze, su tutte l'impegno europeo. È però una squadra sempre molto temibile, capace di far male a chiunque se in giornata e che soprattutto quest'anno ha dimostrato di saper vivere al meglio le grandi notti, steccando magari appuntamenti più semplici. Detto ciò, la classifica e i risultati al momento dicono che la Roma ha qualcosa in più dei biancocelesti e quel "quid" va sfruttato, va tramutato in risultato.

Inutile sottolineare quanto sia importante vincere il derby a livello psicologico, importante tenere a mente quanto conti anche per la classifica. La Lazio si trova infatti a 6 lunghezze di distanza dalla Roma, con una vittoria nel derby si farebbe sotto in maniera preoccupante. Tenere lontani i biancocelesti è fondamentale, per poter guardare in alto occorre innanzitutto distanziare le squadre dietro, perché l'obiettivo principale, come ricordato più volte dai protagonisti, è il ritorno in Champions e per quello la distanza da tenere a mente è adesso quella alle spalle. Una vittoria nel derby dunque inizierebbe a tagliare fuori in maniera significativa una pretendente, riducendo così la concorrenza e aumentando la tranquillità per poter guardare in alto.

IL PROSIEGUO - Dopo il derby ci sarà quello che è il soft match di questo ciclo di partite di campionato. La Roma ha finora battuto 10 delle ultime 11 squadre del campionato, all'appello manca solo lo Spezia, sfidante della Roma il prossimo 23 gennaio. Contro le piccole i giallorossi non hanno mai steccato e battere lo Spezia significherebbe completare un girone d'andata perfetto sotto questo punto di vista.

Dopo di che ci sarà il delicato match interno contro l'Hellas Verona. I veronesi dopo aver stupito lo scorso anno si stanno confermando in questa stagione, mostrando come i loro risultati siano tutt'altro che frutto del caso, ma la conseguenza di un lavoro curato nei minimi particolari. Nel match d'andata la Roma faticò a Verona, strappando solo un punto, tolto poi dalla giustizia sportiva per il caso Diawara. All'Olimpico le difficoltà saranno le medesime del Bentegodi, non solo perché senza tifosi il fattore campo indice ben poco, ma anche perché l'Hellas di per sé è una squadra con un'identità forte, cambia poco se la si affronta in casa o fuori. Inoltre vale un po' il discorso fatto per la Lazio: vincere con il Verona è importante anche per la classifica, considerando che la squadra di Juric al momento si trova appena un punto sotto i biancocelesti, quindi a -7 dalla Roma.

IL FINALE - Dopo Spezia e Verona il gran finale sarà poi all'Allianz Stadium. Lo scorso anno la Roma ha rotto la maledizione in quello stadio, ottenendo la prima vittoria nella sua storia. Un successo però circostanziale, attenuato dal valore nullo dell'incontro e dalle tante riserve in campo. Stavolta sarà match vero e i giallorossi vogliono trovare i primi punti effettivamente utili per la classifica a Torino. La Juventus quest'anno non è la squadra dominante delle scorse stagioni, eppure nonostante le tante critiche si trova sempre lì, a un punto dalla Roma con un match in meno. Il valore della sfida di Torino dipenderà molto dai risultati nei match precedenti, ma dirà molto sui possibili sogni dei giallorossi.

Se i match con Lazio e Verona sono molto indicativi per il posto Champions, quello con la Juventus potrebbe esserlo anche per qualcosa in più, per le ambizioni di poter lottare con le primissime. Al di là dei possibili risultati, alla fine di queste quattro sfide, il 6 febbraio, sapremo davvero qualcosa in più sulle ambizioni della Roma, se gli occhi potranno guardare avanti o dovranno preoccuparsi di chi c'è dietro.

Prossima partita: Lazio-Roma, venerdì 15 gennaio ore 20:45 
Probabile formazione (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar, Veretout, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
Ballottaggi: Cristante/Villar.
In dubbio: Santon (lesione muscolare).
Diffidati: Cristante, Ibanez, Mancini, Villar.
Squalificati: -
Indisponibili: Zaniolo (rottura legamento crociato ginocchio sinistro), Pedro (risentimento al flessore destro), Calafiori (risentimento al flessore destro), Mirante (lesione muscolare di primo grado alla coscia sinistra).