I DUELLI DI ROMA-NAPOLI - Borini può far male, ma attenzione a Cavani e Maggio, cuore e motore azzurri

27.04.2012 16:00 di  Adriano Mazzone   vedi letture
I DUELLI DI ROMA-NAPOLI -  Borini può far male, ma attenzione a Cavani e Maggio, cuore e motore azzurri
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

L'anticipo della trentacinquesima giornata di Serie A vedrà l'Olimpico come teatro di una sfida che potrebbe essere decisiva per la rincorsa al terzo posto valido per la Champions League. Roma-Napoli è una sfida sempre affascinante che va oltre le difficoltà incontrate da entrambe le squadre in questa stagione. La Roma in questo momento è certamente in un periodo peggiore rispetto all'avversaria, tra sconfitte e contestazioni che pesano sull'orgoglio e il morale di tutto l'ambiente giallorosso, ma soprattutto che pesano su una classifica che potrebbe negarle addirittura l'accesso all'Europa. Il Napoli, dopo tre sconfitte di fila che avevano quasi fatto perdere ogni speranza di tornare a disputare la Champions per il secondo anno di fila, è tornato alla ribalta grazie a due convincenti vittorie contro Novara e Lecce, aiutato anche dai risultati favorevoli sui campi delle dirette avversarie. Sia Roma che Napoli non possono però fare affidamento solo su loro stesse, ma devono guardare anche altri campi, soprattutto i giallorossi, lontani dal terzo posto di 5 punti. Sulla formazione di Luis Enrique pesano anche le squalifiche a De Rossi, Lamela e Osvaldo, che andranno a limitare il gioco offensivo dello spagnolo. Mazzarri invece dovrebbe poter contare nuovamente sull'uomo chiave della squadra, Lavezzi, rimasto fuori nelle ultime due uscite per un affaticamento muscolare, mentre potrebbe dover fare a meno di Campagnaro, infortunatosi contro il Lecce. I valori delle due squadre restano comunque molto elevati, e si potranno ammirare senza dubbio sfide che offriranno uno spettacolo maggiore alla gara.

CAVANI-HEINZE - Anche se non è in una condizione atletica particolarmente brillante, il Matador non smette di timbrare il cartellino del gol appena gli capita l'occasione. Considerato l'esempio perfetto di attaccante moderno, fa reparto da solo con fisicità, rapidità e numeri da campione. Heinze dovrà fare un lavoro di contenimento molto attento e preciso perché guai a lasciare campo libero alle ripartenze azzurre. Il difensore argentino dovrà sfruttare la sua abilità aerea negli anticipi e il suo senso della posizione che qualche volta in questa stagione è mancato, a causa anche di una tattica di gioco in cui l'intera squadra giallorossa non sembra essere ancora entrata. L'argentino potrebbe però fare male al Napoli sui calci piazzati. Essendo un buon colpitore di testa sa come sbucare nello spazio e la difesa del Napoli ha dimostrato ben più di una volta di non essere in grado di arginare certi movimenti, specialmente sui calci d'angolo. Nel complesso, comunque, contro i tre tenori gli errori si pagano e la difesa giallorossa dovrà fare molta attenzione a non sbilanciarsi troppo. L'avvertenza va anche a Luis Enrique.

TOTTI-GARGANO - Che la difesa del Napoli abbia parecchie lacune non è certo un mistero e chi può sicuramente approfittare di queste difficoltà sono i giocatori di maggior talento come il capitano della Roma. Il Napoli soffre questo tipo di uomini, imprevedibili anche se non di particolare dinamismo. Per questo motivo toccherà innanzitutto a Walter Gargano tentare di fermare sul nascere le iniziative del numero 10 giallorosso. L'uruguaiano è un motorino infaticabile di centrocampo che ruba palloni senza fermarsi dal primo all'ultimo minuto di gioco. Peccato che quando la sfera ce l'ha tra i piedi non sa quasi mai che farne e cade spesso in errori ingenui. Il capitano romanista può e deve approfittare dei possibili errori in fase di disimpegno del centrocampo azzurro, in modo da colpire gli uomini di Mazzarri quando sono scoperti.

TADDEI-MAGGIO - Il brasiliano giallorosso, quest'anno impiegato quasi sempre come terzino, è stato probabilmente il più positivo sulla fascia tra i compagni di reparto, pur non giocando nel suo ruolo naturale. Quando attacca sa come creare difficoltà con una buona dose di tecnica e una buona visione di gioco. In difesa però avverte certamente i maggiori problemi, conferma di un adattamento stentato ad una posizione non sua. Nonostante una buona velocità, difficilmente arriva prima sul pallone e gli avversari possono sfondare dalla sua parte senza tanti problemi. Quando poi l'avversario si chiama Maggio la preoccupazione aumenta. Il terzino del Napoli è il vero motore di questa squadra che senza di lui non gira. Spinge e difende per 90 minuti, sa crearsi gli spazi e sa attaccarli come pochi grazie ad una velocità fuori dal comune. Peccato che quando si ritrova davanti al portiere l'80% delle volte si fa prendere dall'emozione e fa la scelta sbagliata, ma quando c'è da far partire un contropiede, gli azzurri possono contare davvero su uno specialista. Non è un caso se Mazzarri ha provato più di una volta a farlo giocare anche infortunato. Come visto nell'ultima mezz'ora contro la Fiorentina, però, Luis Enrique potrebbe riservare un'ulteriore sorpresa schierando sull'out di sinistra addirittura Marquinho. Il brasiliano ha fatto vedere ottime doti in fase di impostazione e grande corsa. Aggiungendoci anche una buona tecnica e l'ottimo piede sinistro di cui è dotato, la sorpresa potrebbe rivelarsi azzeccata. L'incognita resta però la fase di interdizione, che sulla fascia richiede un lavoro ben diverso da quello a cui è abituato un centrocampista centrale come l'ultimo acquisto dei giallorossi.

BORINI-CANNAVARO - Una delle note più positive e più sorprendenti di questa stagione romanista contro una delle delusioni del campionato del Napoli. Con la grinta e la tenacia che solo un ragazzo di vent'anni dalle grandi ambizioni può avere, il corsaro Borini può rivelarsi una spina nel fianco per il capitano napoletano. Cannavaro soffre i giocatori che sanno crearsi gli spazi e spesso si fa trovare impreparato per la troppa fretta nel cercare anticipi non sempre possibili. Con Totti e Pjanic alle spalle, Borini potrà veramente sperare nell'invenzione giusta per trovare impreparato il trio difensivo partenopeo in condizioni decisamente poco brillanti.