Gli eroi di Roma-Parma 3-1 quindici anni dopo

17.06.2016 19:15 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Gli eroi di Roma-Parma 3-1 quindici anni dopo
© foto di Vocegiallorossa.it

Il 17 giugno non è una data come tutte le altre in casa giallorossa. Esattamente 15 anni fa, la Roma batteva il Parma 3-1 in un Olimpico gremito e conquistava il terzo (e finora ultimo) scudetto della sua storia. Una festa iniziata già nel corso del primo tempo, con le reti di Totti e Montella, completata dal timbro numero 20 di Batistuta nella ripresa (con Di Vaio per il Parma a fissare il risultato sul 3-1 finale). Il direttore d'orchestra di quella squadra fu Fabio Capello, che alle 15 di quel fantastico giorno schierò la seguente formazione:

ROMA (3-4-1-2): Antonioli; Zebina, Samuel, Zago; Cafu, Tommasi, Emerson, Candela; Totti (C); Batistuta, Montella.

A distanza di 15 anni, andiamo a vedere cosa fanno oggi gli 11 titolari della Roma campione d'Italia 2000/2001:

FRANCESCO ANTONIOLI - Batman ha difeso la porta di quella storica Roma, pur facendo rabbrividire in qualche occasione il popolo giallorosso, come in occasione della clamorosa papera nel 2-2 casalingo contro il Perugia. Il portiere di Monza si è ritirato al termine della stagione 2011/2012 quando vestiva la maglia del Cesena ed è rimasto nell'organico romagnolo nelle vesti di preparatore dei portieri.

JONATHAN ZEBINA – Forse il meno talentuoso di quella squadra, ma comunque tra i protagonisti. I tifosi lo ricordano soprattutto per il suo unico gol, realizzato tre stagioni dopo contro la Juventus a tempo scaduto e valso un insperato 2-2. Ed è proprio a Torino sponda bianconera che continuerà la sua carriera, per poi passare al Brescia e tornare in Francia vestendo le maglie di Brest, Tolosa e Arles-Avignon. Attualmente, l'ex difensore è sparito dai radar del calcio.

WALTER ADRIAN SAMUEL - The Wall, cioè Il Muro. E con l'argentino dietro non si passava veramente. In carriera ha vinto di tutto, ma il primo trofeo europeo lo alza proprio con la Roma. Nell'estate del 2004 le strade si separeranno e la sua carriera prosegue tra Real Madrid, Inter e Basilea, dove continuerà ad alzare trofei, soprattutto con la Beneamata. L'argentino ha appeso gli scarpini al chiodo da poco più di un mese e alla sua festa d'addio ha partecipato un altro protagonista di quello scudetto, ossia Pluto Aldair, il quale lo scorso anno aveva iniziato una collaborazione con il Chieti.

ANTONIO CARLOS ZAGO – Il grintoso difensore brasiliano, dopo aver lasciato la Roma da calciatore nel 2002, vi fa ritorno come assistente tecnico di Zeman dal 17 gennaio 2013 sino al termine della stagione, conclusasi con la panchina affidata ad Andreazzoli in seguito all'esonero dello stesso boemo. Attualmente, è allenatore della Prima Squadra della Juventude.

CAFU – L'ex Pendolino giallorosso è un altro che ha vinto praticamente di tutto: tra Roma, Milan e con il suo Brasile, Cafu può vantare, scudetti, Champions League e Coppe del Mondo. Lasciato il calcio nel 2008, il brasiliano non ha intrapreso né la carriera d'allenatore né quella da dirigente: "Ho una fondazione in Brasile che si occupa di 150 bambini, sono ambasciatore dello sport in Brasile, viaggio per tutto il mondo".

TOMMASI – Esempio assoluto di dedizione e professionalità, veste la maglia della Roma per 10 anni. A seguito del grave infortunio patito in un'amichevole precampionato contro lo Stoke City, decide di rinegoziare il suo contratto firmando per il minimo sindacale di 1500 euro. Appesi gli scarpini al chiodo, il 9 maggio 2011 diventa presidente dell'Associazione Italiana Calciatore, ruolo che ricopre ancora. La passione per il calcio giocato, però, è ancora viva nella sua testa. Infatti, il 22 giugno 2015 viene contattato dal club sanmarinese La Fiorita per disputare i preliminari di Europa League contro il Vaduz, club della capitale del Liechtenstein. Gioca sia l'andata che il ritorno, siglando anche l'unico gol della sua squadra, battuta pesantemente 5-0 e 5-1.

EMERSON – Preso dal Bayer Leverkusen per diventare il perno del centrocampo giallorosso, si rompe immediatamente i legamenti del ginocchio sinistro, infortunio che lo costringerà a debuttare addirittura il 28 gennaio 2001 contro il Napoli. Da quel momento, il Puma diventa titolare contribuendo alla causa con 3 gol in 13 presenze. Tanto amato quanto criticato nel 2004 per il suo passaggio alla Juventus, la carriera del brasiliano si chiuderà nel 2009 in patria con il Santos. In questi anni ha aperto una scuola calcio in Brasile.

CANDELA – Padrone della fascia sinistra, il francese è stato un pilastro della Roma per 9 anni. L'amore per la Capitale è talmente grande che oggi Candela vive nella campagna romana con la sua seconda moglie, dove lavora la terra e produce vino. Inoltre, l'ex terzino organizza anche eventi benefici legati alla Roma, come “Voi Siete Leggenda” che andrà in scena anche oggi dopo il successo del 28 dicembre scorso allo stadio Olimpico.

TOTTI – Che fine ha fatto la leggenda giallorossa che ha indossato la maglia numero 10 battendo ogni record? Ah scusate, ha da poco firmato il rinnovo contrattuale e giocherà per un altra stagione, superando i 40 anni e pronto a scrivere altre pagine di storia giallorossa. Eterno.

BATISTUTA – Quando fu presentato allo stadio Olimpico nell'estate del 2000, i tifosi giallorossi sapevano che la stagione successiva sarebbe stata memorabile. In effetti, le 20 reti del Re Leone contribuirono alla vittoria del terzo scudetto, l'unico conquistato dall'argentino nella sua carriera italiana, divisa tra Fiorentina, Roma e Inter. Dal 2010/2011, anno in cui ha ricoperto il ruolo di collaboratore tecnico con l'Argentina, Batigol non ha assunto altre cariche legate al pallone ma ha studiato per diventare allenatore.

MONTELLA – Nonostante un rapporto non idilliaco con Capello, l'Aeroplanino fu tra i protagonisti della cavalcata giallorossa, spesso subentrando dalla panchina. Conclusa l'avventura da calciatore, inizia quella da allenatore proprio nel settore giovanile della Roma, con la stessa società giallorossa che gli affida la Prima Squadra nel febbraio 2011 dopo le dimissioni di Ranieri. Porta la squadra dal nono al sesto posto, vincendo anche il derby della Capitale (2-0, doppietta Totti). A fine stagione, passa al Catania per poi approdare sulla panchina della Fiorentina e, infine, su quella della Sampdoria che, dopo alcune incertezze, guiderà anche la prossima stagione.

CAPELLO - Dopo lo scudetto con la Roma, Don Fabio fa il giro dell'Europa, inziando dalla Juventus, passando per il Real Madrid per poi allenare le nazionali di Inghilterra e Russia. Attualmente, commenta le partite per l'emittente Fox Sports.