Finalmente il rinnovo: l'ascesa di Pellegrini e l'inizio di un nuovo percorso
La telenovela è finalmente finita. Lorenzo Pellegrini ha firmato il rinnovo di contratto, legando il proprio futuro a quella della Roma. Non che ci fosse qualche dubbio, la volontà di proseguire insieme è stata ribadita più volte sia dalla Roma che dal giocatore, però questa firma ha un suo potente valore simbolico, soprattutto per il momento in cui arriva. Pellegrini sta vivendo un momento magico, ma guai a chiamarlo momento, perché in realtà si tratta del compimento di un processo di crescita e maturazione su cui ha messo la propria ciliegina Mourinho, che lo ha spronato e coccolato sin dall'inizio, ma è un processo che ha origini lontane. Risale all'esperienza formativa di Sassuolo, all'investitura di Totti, al caso Dzeko e all'eredità della fascia. Il rinnovo è il punto di arrivo di questo processo di crescita e maturazione, ora ne inizia uno nuovo di affermazione.
Negli scorsi anni si è spesso parlato di alcuni limiti di Pellegrini, mettendo pressione e fretta a un giocatore che, come tutti i calciatori, aveva bisogno dei suoi tempi e delle sue esperienze. In realtà, rivedendo il percorso del numero 7 dalle giovanili della Roma, passando per gli anni formativi a Sassuolo, fino al ritorno in giallorosso, si può delineare un preciso percorso di crescita, prima tecnica, poi tattica e infine mentale. Il definitivo salto di qualità è stato fatto con l'apporto di Mourinho, con cui è subito scattato un feeling speciale. Il capitano giallorosso ha percepito la fiducia del portoghese, si è sentito al centro della sua Roma e lo è diventato. Il centro tecnico, tattico ed emozionale. Ora Pellegrini è un leader indiscusso, sotto tutti i fronti, e si prepara ad esserlo anche per i prossimi anni.
Continua, quindi, la tradizione dei capitani romani. D'altronde, è stato proprio Francesco Totti a dare la propria investitura al numero 7, dalla conferenza di addio alla Roma fino a diversi passaggi disseminati in questi anni. Si dice che un capobranco ne riconosca un altro nel mondo dei lupi: è evidente che Totti abbia scelto il proprio erede e che Pellegrini, finalmente, abbia raccolto l'onore e soprattutto l'immenso onere. Ora, col rinnovo, per Pellegrini si apre un nuovo periodo della sua vita giallorossa. Non più alla ricerca della maturazione, che sia tecnica, tattica o psicologica, ma alla ricerca dell'affermazione e della consacrazione, per eternizzarsi anche lui come capitano della Roma.