Dal possibile addio alla consacrazione: il 2020 è stato l'anno di Spinazzola

01.01.2021 17:30 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
Dal possibile addio alla consacrazione: il 2020 è stato l'anno di Spinazzola
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il 2020 è stato molto difficile per tutti, ma c'è qualcuno che è riuscito comunque a togliersi le proprie soddisfazioni e a rendere quest'anno tormentato indimenticabile. È impossibile non sottolineare come il 2020 sia stato l'anno di Leonardo Spinazzola, della sua pazzesca parabola che l'ha portato da "giocatore zoppo" a miglior esterno sinistro del campionato. 
Il punto di svolta per Spinazzola arriva subito a inizio anno. Durante il mercato di gennaio la Roma è a caccia di un esterno, dopo il terribile infortunio occorso a Zaniolo. L'Inter è alla ricerca di un esterno adatto al gioco di Antonio Conte, lo scambio Politano-Spinazzola sembra naturale e conveniente a tutti. Il 37 nonostante le sue ottime qualità dimostra di non essere l'ideale per giocare in una difesa a 4 (tra l'altro in quel ruolo c'è l'intoccabile Kolarov), e appare quindi una pedina sacrificabile. Politano è un nome che scalda il cuore dei tifosi, prodotto del vivaio e giocatore di grande talento. La trattativa viaggia spedita, i due giocatori partono per le nuove avventure, Politano posa addirittura con la sciarpa della Roma. Qualcosa però si inceppa. L'Inter ci ripensa, non è convinta delle condizioni fisiche di Spinazzola e il banco salta. Il 37 torna a Roma, Politano a Milano e intorno all'esterno giallorosso si scatenano le voci che lo ritengono in precarie condizioni fisiche.

Al ritorno nella Capitale, Spinazzola ha subito l'occasione di zittire quelle voci, vista l'assenza di Kolarov col Genoa tocca a lui. Il 37 non delude, si rende protagonista di un'ottima prova e propizia l'autorete di Biraschi. Da quel momento, ferito nell'orgoglio, Spinazzola è un nuovo giocatore."Dire che un calciatore che gioca è zoppo non va bene, da lì sono cambiato mentalmente, mi sono ritrovato": così l'esterno individua il momento cruciale della sua avventura giallorossa. Le insinuazioni, le congetture, tutte le voci sono state smentite da Spinazzola, che ha risposto nel modo migliore possibile per un calciatore: sul campo.

Oltre alla svolta mentale è arrivata poi quella tattica: il passaggio all difesa a tre. Date le sue impressionanti capacità in fase di spinta, il ruolo di terzino basso si adattava ben poco a Spinazzola. Tutt'altra musica come quinto di centrocampo. In quella posizione la crescita di Leonardo Spinazzola è stata impetuosa, sia nella seconda parte della scorsa stagione ma soprattutto nella prima di questa. Il 37 giallorosso si è affermato come il migliore nel suo ruolo in Serie A ed è stato la vera arma in più di questa prima metà di campionato della Roma.

Nella sua prima stagione a Roma, fino all'ultimo match del 2019 Leonardo Spinazzola aveva raccolto solo 16 presenze, di cui 11 in campionato e appena 6 da titolare, mettendo a referto un assist e un gol. Da dopo il suo mancato apporto all'Inter, praticamente a un girone esatto dall'inizio del campionato fino alla fine della stagione, le presenze sono state 16, di cui solo una da riserva, condite da due assist e un gol e soprattutto dopo la svolta tattica di Napoli (il passaggio alla difesa a tre), Spinazzola le ha giocate tutte, tranne l'ultima di campionato con la Juventus, in cui Fonseca ha mandato in campo una rosa ampiamente sperimentale in vista del Siviglia. Nella stagione in corso invece Spinazzola le ha giocate tutte, tranne l'ultima del girone col CSKA Sofia, con la Roma già matematicamente prima nel girone, e l'ultimo match di campionato col Cagliari saltato per infortunio. A referto 4 assist e un gol.

Il 2020 è stato l'anno che ha cambiato Spinazzola, perché il giocatore ha cambiato se stesso. Svolta mentale dopo il massacro mediatico di gennaio, ruolo in campo più congeniale alle sue caratteristiche, e nuovo dentista, che gli ha risolto dei fastidiosissimi problemi. Un anno di cambiamenti e soprattutto di svolte per Spinazzola, che ha ritrovato se stesso e ha vissuto probabilmente il migliore anno della sua carriera, superando anche le prestazioni che lo avevano consacrato a Bergamo. Chissà come sarebbe andato il 2020 di Spinazzola se si fosse concretizzato quel passaggio all'Inter: per fortuna del giocatore e dei tifosi della Roma non sarà mai dato saperlo.