Ballardini imbattuto in gare interne contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti

Daniele Conti bestia nera della Roma: per lui sono cinque i goals ai giallorossi
01.02.2012 14:30 di Simone Francioli   vedi letture
Ballardini imbattuto in gare interne contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Colto il quarto pareggio interno stagionale nella gara con il Bologna, la Roma si prepara alla trasferta infrasettimanale sul terreno del “Sant’Elia”, teatro della sfida che opporrà la squadra di Luis Enrique al Cagliari di Davide Ballardini. Il tecnico ravennate tornerà ad affrontare i giallorossi per la terza volta in carriera sulla panchina isolana (sempre tra le mura amiche) dopo le esperienze nelle stagioni 2005/2006 (0-0) e 2007/2008 (1-1). Nel computo generale vanno annoverate anche due affermazioni e due sconfitte (tra Palermo, Lazio e Genoa). Ballardini difatti ha alle spalle un derby capitolino, conclusosi con la vittoria della Roma per 1-0 nella gara del 6 dicembre 2009 (Cassetti il match-winner). Totti e compagni sono ancora senza successi nelle partite disputate in trasferta dinanzi ai teams dell’allenatore romagnolo: oltre ai due pareggi citati contro il Cagliari, ci sono i precedenti giocati a Palermo (3-1 a favore dei siciliani) e, il più recente, a Genova contro i rossoblù, terminato sul 4-3 dopo la clamorosa rimonta ligure dall’iniziale svantaggio di tre reti. Quest’ultimo match inoltre provocò le dimissioni di Claudio Ranieri, dando così il via all’avventura di Vincenzo Montella al timone dei giallorossi.

Nonostante il passaggio da Ficcadenti a Ballardini, il modulo degli isolani non ha subìto variazioni tattiche nel suo schieramento: l’undici rossoblù, salvo nuove soluzioni dell’ultimo momento, dovrebbe scendere sul terreno di gioco con il classico 4-3-1-2, di fatto unico modulo impiegato in questo campionato. L’unica eccezione è avvenuta nello scontro con il Catania, quando Ballardini fu costretto a proporre il 3-4-1-2 per problemi di formazione.
Le caratteristiche basilari dei sardi risiedono essenzialmente nel costante pressing sui portatori di palla rivali (a partire dalla trequarti avversaria) e nelle ripartenze in velocità, dove lo spunto di Ibarbo e gli inserimenti di Cossu tra le linee risultano spesso decisivi durante il ribaltamento dell’azione. Il recente acquisto di Pinilla invece ha portato alla squadra nuova linfa in attacco, finora apparso sterile e privo di forza, viste le prestazioni poco brillanti di Larrivey (nonostante la leadership tra i goleador della squadra) e Thiago Ribeiro (per il Cagliari peggior attacco interno della Serie A con appena sei reti totalizzate).
La difesa è il reparto che finora ha dato più garanzie e difficilmente vedrà cambiamenti rispetto al quartetto utilizzato al “Meazza” di Milano: sugli esterni dovrebbero agire Agostini, a sinistra, e Pisano sul versante destro. Centralmente, Canini e Astori (con Ariaudo possibile novità) dovranno fronteggiare l’attacco romanista: per loro buone abilità nell’uno contro uno e nella lettura delle situazioni di gioco (il difensore di scuola Milan è per rendimento il secondo miglior calciatore del Cagliari dietro a Nainggolan). Nella zona mediana del campo, ci sono diverse alternative per Ballardini: l’arrivo di Dessena ha rinforzato un reparto composto da giocatori con buone capacità di palleggio e di inserimento. A spiccare è il nazionale belga Nainggolan, in grado di svolgere egregiamente le due fasi, sapendo inoltre impostare e dare il ritmo alla mediana isolana. Accanto a lui ci dovrebbe esserci l’altro nuovo acquisto, Daniele Dessena, pronto a prendere il posto del talento svedese ex Juventus Ekdal, autore di una mediocre perfomance a Milano. Al vertice basso del rombo dovrebbe presenziare il rientrante Daniele Conti, sempre molto importante nell’economia del gioco rossoblù (nella gara dello scorso anno subì un brutto infortunio per via dell'intervento di Burdisso). Bisognerà prestargli particolare attenzione: sono ben cinque i goals per lui dinanzi alla Roma. Il trio offensivo sarà composto da Cossu, che giostrerà tra le linee di centrocampo e attacco da trequartista, Pinilla e Ibarbo, giocatori tecnici e in grado di assicurare profondità alla squadra, anche se in realtà il colombiano nasce da mezz’ala in un centrocampo a tre.

Incubo Daniele Conti: il centrocampista del Cagliari è, insieme al marocchino (naturalizzato olandese) El Kabir e al nuovo acquisto Pinilla, l’unico ad aver già segnato nei precedenti contro la Roma. I capitolini sono la squadra più punita in carriera dal 33enne figlio della bandiera giallorossa Bruno Conti: ben cinque le realizzazioni all’attivo, ultima delle quali nella sfida di andata dell’attuale campionato, finita con l’affermazione esterna dei cagliaritani con risultato di 2-1. Il cileno ex Palermo e El Kabir hanno invece un gol nel loro score personale nei riguardi della Roma.
Con tredici segnature, è Francesco Totti il goleador principe dei giallorossi negli scontri con il Cagliari: i primi due li realizzò nel match del 16 maggio 1999, conclusosi sul punteggio di 3-1 per l’undici allenato da Zeman. A seguire Simone Perrotta con sei goals: la rete dei sardi è quella più gonfiata dal centrocampista nato in Inghilterra. A quota tre troviamo quindi il duo composto da De Rossi e Taddei (Capitan Futuro fu l’autore dell’unico gol romanista della gara di andata); chiudono la graduatoria, tutti con un’unica marcatura, Simplício (Parma), Cassetti (Lecce) e Kjaer (Palermo): il danese è inoltre, in compagnia di Cicinho (tre partite), imbattuto in sfide ufficiali al Cagliari (anche per lui tre apparizioni).

BALLARDINI IN CONFERENZA - "Milan? Questa partita ci ha lasciato rabbia e dispiacere che cercheremo di sfogare nella gara contro la Roma, portando anche gioco e aggressività. Vengono da un momento straordinario, ma sono convinto che se il Cagliari farà quel che sa fare, potrà metterli in difficoltà. Le chiavi di volta per noi saranno velocità e pressing. Ciò non toglie che la Roma sia una squadra piena di fuoriclasse: tuttora sono convinto che Totti sia il più forte giocatore italiano. Luis Enrique? Ha portato in Italia le sue conoscenze. Per il nostro calcio è un arricchimento da studiare così come è stato in passato per altri tecnici stranieri come Eriksson e Mourinho".