Amarcord - 2006, il fair-play di Daniele De Rossi
Nuovo appuntamento con il viaggio nel tempo di Vocegiallorossa.it, che ripercorrerà eventi accaduti nel passato nella settimana di riferimento. Quest’oggi si torna al marzo del 2006.
Dopo le undici vittorie consecutive, la Roma ha ripreso un po' fiato: un punto in due partite con Inter e Ascoli ed eliminazione in Coppa UEFA ad opera del Middlesbrough. I giallorossi sono in corsa per un posto in Champions League ma devono ricominciare a macinare punti e l'occasione buona per ripartire è la gara interna del 19 marzo contro il Messina, in lotta per non retrocedere. Al terzo minuto è Floccari a mettere i brividi all'Olimpico, ma poco dopo Panucci sventaglia un cross su cui Perrotta si avventa di testa bucando Storari per il vantaggio giallorosso. La squadra di Spalletti si getta in avanti creando occasioni alla ricerca del raddoppio, che arriva irregolarmente: su un calcio di punizione di Mancini, De Rossi alza il pugno e devia il pallone in rete. Il gesto resta impunito dall'arbitro Bergonzi che inizialmente convalida: gli ospiti protestano, il numero 16 non esulta perché sa di aver commesso un'irregolarità. E alla fine prevale il fair-play: il romanista la ammette e il gol viene annullato, gesto apprezzato dall'arbitro e dai suoi avversari che con lui si congratulano. Nel secondo tempo segneranno Aquilani e Di Napoli per un 2-1 che fa tornare alla vittoria la banda Spalletti, ma tutti ricorderanno la gara per le qualità umane di Daniele De Rossi.