Spezia, Macia sulla trattativa Shomurodov: "La prima telefonata sembrava uno scherzo"
A margine della conferenza stampa di Raimonds Krollis, il chief football operations dello Spezia Eduardo Macia ha tracciato un bilancio del mercato svolto dal club spezzino, soffermandosi tra le altre cose anche sull'operazione Shomurodov: “Dal primo giorno di gennaio avevamo chiaro come impostare il nostro piano strategico. È vero che le trattative sono difficili, anche convincere un calciatore a venire non è facile. Su questo abbiamo lavorato tanto, anche per far venire Krollis. Abbiamo battagliato con un grande numero di società importanti, dalla Germania all’Olanda e il Belgio. Non c’eravamo solo noi. La nostra forza è stata convincere i calciatori a venire qui, i calciatori sono stati le nostre scelte. Noi li volevamo e li abbiamo convinti, abbiamo lottato per lui. È un cambiamento importante di mentalità, credere di poter arrivare a certi giocatori. Shomurodov è un esempio, quando abbiamo telefonato la prima volta sembrava uno scherzo, anche perché c’erano tante società. Ne abbiamo parlato un po’ e ha deciso lui di venire, nessuno lo ha spinto o obbligato.
Il primo incontro è stato devastante, ma questo deve essere il nostro percorso sempre. Ci siamo detti che al massimo al massimo ci diceva di no. Ci hanno detto no, ma poi abbiamo continuato. La nostra credibilità è far capire a calciatori e procuratori che il nostro è un progetto vero in cui puoi diventare importante. Noi siamo a disposizione se tu non trovi spazio alla Roma, ci aiuti e noi aiutiamo noi. Eldor, così come Krollis, ha una personalità importante. Hanno una personalità forte. Shomurodov è un’icona nel suo paese, tutto il mondo li guarda e loro lo sanno con responsabilità. Per farvi capire, domenica ci sarà il presidente della federcalcio lettone per vedere Krollis, e questa cosa ti fa capire la loro testa come deve lavorare. Non sono solo calciatori, sono personaggi solidi”.