SPAL, De Rossi: "Conosco Barba e Calabresi sin da bambini, sono forti"

24.12.2022 12:07 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
SPAL, De Rossi: "Conosco Barba e Calabresi sin da bambini, sono forti"
Vocegiallorossa.it
© foto di claudia.marrone

Daniele De Rossi, tecnico della SPAL, ha rilasciato le consuete dichiarazioni in conferenza stampa a tre giorni dal match contro il Pisa:

Esposito a un passo dall'addio?
"È squalificato e non c'è il problema che potesse essere distratto. Ci pensano i dirigenti. Se andrà via, magari, ci sarà più spazio per Prati. Un giocatore che mi ha colpito al primo allenamento che ho fatto qua".

La gara di lunedì?
"Col Pisa sarà una gara difficile e per questo non voglio parlare di mercato. Sia per i ragazzi che per me. Se ci sarà qualcosa da modificare lo valuteremo dal 1° gennaio. Il Pisa con D'Angelo sta facendo cose incredibili, con una striscia aperta di risultati da record. Hanno giocatori di qualità, ma arriveremo preparati al match. Batterli sarebbe importante per noi e per la nostra classifica".

Che squadra si vedrà col Pisa?
"Non ho le idee chiare perché la gara è ancora lontana".

Il morale della squadra?
"C'è stata un'impennata dopo la gara col Parma. Il mio lavoro è stato anche tenere basse le creste. Abbiamo vinto giocando meno bene di quello che avremmo potuto fare. La vittoria ci ha dato un'iniezione di fiducia in vista delle prossime gare".

Chi prenderà il posto di Esposito?
"Ho un'idea già chiara ma ancora non ho deciso. Le possibilità le abbiamo. Vedremo chi e come prenderà il suo posto".

Il punto debole del Pisa?
"
Ogni squadra ha un punto debole. Io studio in maniera maniacale gli avversari e loro studiano noi. A volte non è questione di punti deboli, ma di convinzione che arriva dai risultati che ti permettono di mascherare le lacune. In avanti hanno grandi qualità e dietro solidità. Con D'Angelo hanno ritrovato i loro riferimenti. Dobbiamo prenderli con i piedi di piombo. Barba e Calabresi sono forti e li conosco fin da bambini. Dovremo stare attenti, ma anche loro dovranno stare attenti a noi".