Ranieri adesso è chiamato a scegliere un modulo unico

10.10.2010 09:52 di  Guido Zeviani   vedi letture
Ranieri adesso è chiamato a scegliere un modulo unico
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

E' un'opinione molto diffusa, quella secondo cui la Roma ha una rosa molto ampia, più pingue rispetto agli scorsi anni, più competitiva, con più alternative in ogni ruolo: tutto ciò è evidente, basti pensare che contro l'Inter in panchina era seduta gente come Vucinic, Baptista, Brighi, Adriano, Doni, Cicinho. Se ci si basa esclusivamente sulla potenziale qualità del gruppo giallorosso, allora appare complicato darsi una spiegazione riguardo allo sbandamento della squadra.

Claudio Ranieri, dopo un'altra prova deludente dei suoi ragazzi, in quel di Napoli, ha lasciato intendere di voler puntare fermamente sul 4-4-2, modulo tanto caro a lui, che si dice sia un toccasana quando si è tatticamente in difficoltà; tutto ciò già dalla partita contro il Genoa dopo la sosta.

Recuperando Rodrigo Taddei, il mister potrà almeno avere un esterno di ruolo effettivo, uno che ha caratteristiche di sacrificio e copertura difensiva, ma anche discreta qualità tecnica e dribbling, se però supportato da egregie condizioni atletiche.

Con Taddei a destra, Ranieri dovrebbe schierare Perrotta a sinistra, il quale dovrà faticare molto per cercare di svolgere le due fasi in modo corretto: il centrocampista calabrese ha fatto l'esterno solo all'inizio della sua carriera, quando indossava la maglia della Juventus. SuperSimo ha altre qualità ( inserimenti senza palla, agonismo, abnegazione ) che non bastano a fare l'ala, ruolo per il quale c'è bisogno non solo di corsa, ma di agilità, accelerazioni rapide, facilità di puntare l'avversario e saltarlo.

L'allenatore giallorosso potrebbe altresì optare per la soluzione Vucinic a sinistra, per cercare di sfondare maggiormente sulla fascia, dato che il Genoa ha esterni molto offensivi, che denunciano parecchie lacune difensive; o ancora Menez, che Ranieri sta cercando di trasformare in esterno d'attacco, per sopperire alle mancanze in quel ruolo. Il francesino ha enormi qualità, si può adattare anche in quella posizione, ma sembra rendere al meglio quando si trova a stazionare dietro le punte, quando è il raccordo tra il centrocampo e l'attacco. 

Ranieri avrà un compito arduo, nel mettere la Roma in campo: l'importante è che scelga un modulo fisso, che punti su giocatori in buona forma fisica e più tranquilli psicologicamente.