Papalia: "L'area di Tor di Valle è pronta per la costruzione di un impianto"
L'amministratore dell'ippodromo di Tor di Valle, Gaetano Papalia, ha parlato a Roma Uno della possibilità che il futuro stadio della Roma sorga in quell'area:
L'area di Tor di Valle potrebbe essere destinata alla costruzione del nuovo stadio dell'As Roma. Come stanno le cose?
"Ad aprile abbiamo stipulato con una società del gruppo Parnasi un contratto a termine, che prevede il trasferimento dell'area nelle mani del costruttore alla condizione di stipulare un accordo di programma tra il costruttore e l'amministrazione comunale di Roma. Un accordo di programma che prevede la valorizzazione urbanistica di quest'area, che può essere un insediamento residenziale particolare con vantaggi per l'interesse pubblico come la bonifica, proposta dal costruttore, l'acquirente di questa zona".
Parnasi può essere considerato il proprietario dell'area?
"Lo sarà formalmente nel momento in cui sottoscriverà l'accordo di programma, per ora lo è in pectore".
Il progetto prevede l'esistenza dello stadio?
"Il progetto che conoscevo io no, è un progetto di tipo residenziale, di alto livello. Si è sentito parlare della possibilità di costruire lo stadio perché dal punto di vista urbanistico qui non c'è bisogno di fare modifiche. Poi è la zona meno soggetta a vincoli di tutta Roma. Noi abbiamo pensato ad una proposta di delocalizzazione dell'ippodromo, facendo un accordo con il costruttore che nella zona del Pescaccio sta realizzando un centro commerciale. In quella zona ci sono trenta ettari destinati proprio ad impianti sportivi. E' un'area che è una destinazione naturale per un nuovo impianto. Noi comparteciperemmo alla realizzazione insieme al costruttore, il gruppo Parnasi: è un accordo che abbiamo già fatto con lui in caso di delocalizzazione dell'ippodromo".
Quanta politica si sbloccherebbe in caso di costruzione del nuovo stadio?
"Qui l'amministratore comunale ha materia per plasmare un progetto di sviluppo anche della politica sportiva e del tempo libero. Se ci fosse la possibilità di concentrare un polo ippico a Capannelle, sarebbe un teatro a cielo aperto. E' un'occasione d'oro".
Se non verrà sottoscritto l'accordo di programma cosa succederà?
"Se non si firma l'accordo che preveda lo stadio o che preveda soltanto una realizzazione residenziale, il contratto a termine avrà la sua scadenza e l'area di Tor Di Valle verrà rimessa sul mercato".
I tempi sarebbero accelerati in caso di inserimento del progetto del nuovo stadio?
"La collocazione dello Stadio costituisce sicuramente un acceleratore urbanistico, perché ha una valenza politica e sociale importante".
Il suo auspicio?
"E' che l'ippica abbia prospettive di vita soprattutto, e che la Roma faccia un grande stadio perché faccia grandi campionati".