Palermo, Baiano: "Da Zeman ho preso la cultura del lavoro. Destro in prospettiva è un giocatore fenomenale"

29.08.2012 16:08 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio IES
Palermo, Baiano: "Da Zeman ho preso la cultura del lavoro. Destro in prospettiva è un giocatore fenomenale"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Francesco Baiano, viceallenatore del Palermo e attaccante del Foggia ai tempi della gestione Zeman, è intervenuto ai microfoni di Radio IES:

Il tuo approdo a Palermo?
“Siamo molto fiduciosi per il proseguo della stagione, dopo la sconfitta casalinga contro il Napoli. Credo che i partenopei possano fare veramente bene in questo campionato”.

Quali emozioni ti ha dato l’esordio al Barbera?
“L’entusiasmo e il calore dei tifosi verso la squadra è stato incredibile. Il capoluogo siciliano è una piazza completamente diversa rispetto a Siena; passare da 3.000 tifosi a 30.000 è un passo in avanti incredibile”.

Zamparini?
“Con il presidente mi trovo benissimo. Ha capito che la debacle contro il Napoli era quasi scontata, visto che avevamo di fronte una compagine fortissima”.

Le tue favorite per la stagione 2012/2013?
“Juventus, Napoli, Inter sono in pole position, poi seguono tutte le altre. Da quello che ho visto. il Napoli sta avanti a livello fisico. Mi aveva già impressionato nella sfida contro la Juventus in Supercoppa. La squadra guidata da Mazzarri può vincere il campionato, nonostante abbia perso un attaccante forte come Lavezzi. Per giunta Insigne è un giocatore di grandissima prospettiva e può diventare il vero sostituto dell’argentino”.

Dopo la cessione di Bojan la rosa giallorossa manca in qualcosa?
“Per caratteristiche potrebbe mancare qualcosa, ma per le qualità che hanno gli attaccanti il mister Zeman troverà la quadratura del cerchio. Destro l’ho avuto nella passata stagione: è un attaccante atipico, che si muove molto ed è bravo con i piedi. Potrebbe giocare anche come esterno, ma deve imparare ad attaccare la profondità. Essendo un giocatore che ha gamba, pur non essendo velocissimo, può ricoprire quel ruolo. In questo momento il mister come centravanti preferisce Osvaldo, e per adesso Mattia si deve adattare al ruolo di esterno”.



Totti-Osvaldo-Destro: tridente possibile per la sfida con l’Inter?
“Nel calcio si può fare tutto. L’importante è trovare gli equilibri giusti. Se Totti sta bene, secondo me, gioca sempre”.

Totti esterno?
“Se sacrificare Totti vuol dire perdere le sue caratteristiche migliori, non so quanto possa essere giusto. Il mister dovrà essere bravo a capire come sfruttare il capitano giallorosso”.

Destro?
“In prospettiva è un giocatore fenomenale. Se continuerà a migliorare, come può, sarà l’attaccante titolare della nazionale italiana per i prossimi 10 anni. E’ forte di testa, ha corsa e una tecnica di base ottima. In più ricordo che parliamo di un giocatore di soli 21 anni. L’unica cosa che gli manca, forse, è il restare al 100% per tutti i novanta minuti”.

Cosa hai preso dal Boemo, per la tua carriera come tecnico?
“La cultura e il sacrificio del lavoro che si è un po' perso, in questa età moderna”.

De Rossi centrale alla Di Biagio?
“De Rossi è uno dei centrocampisti più forti del mondo. E’ un valore aggiunto per il centrocampo della Roma, non per la difesa”.

Bojan al Milan?
“Avevo parlato con il mister prima che passasse alla Roma. Quando poi è arrivata l’ufficialità del suo trasferimento, ero stato contento perché il mister avrebbe trovato due attaccanti giovani e promettenti, adatti al suo gioco: Borini e Bojan. Peccato che entrambi siano andati via, dato che sono attaccanti capaci al meglio di attaccare la profondità, proprio come vuole mister Zeman”.