Miccoli: "Milanese ricorda un po' Calhanoglu"

06.11.2020 13:11 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Miccoli: "Milanese ricorda un po' Calhanoglu"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un talento made in Fabrizio Miccoli. Cresciuto nella scuola calcio dell’ex capitano del Palermo in Salento, ieri il centrocampista classe 2002 Tommaso Milanese ha esordito in prima squadra con la maglia della Roma in Europa League, contro il Cluj. “Spero che ci siano i premi anche per le Coppe Europee e non solo per la Serie A”, dice tra il serio e il faceto Fabrizio Miccoli a tuttomercatoweb.com.

Cresciuto nella sua scuola calcio, che effetto le ha fatto vederlo tra i grandi con la Roma?
“Mi sono emozionato. Vedere Tommaso li dopo che è cresciuto da noi mi ha dato una grande gioia”.

Dove può arrivare?
“Ha qualità tecniche e fisiche. Può fare la mezzala o anche il trequartista. Può fare una grande carriera, me lo auguro per lui. Deve lavorare e mettersi a disposizione della squadra. Ha qualità tecniche importanti, un buon passo, sa fare anche gli assist e vede la porta. Forse ricorda un po’ Calhanoglu”.

La sua scuola calcio, ASD Fabrizio Miccoli, sforna talenti di continuo. Il prossimo destinato ad esplodere?
“Siamo Roma Accademy e ho appena finito di parlare con Bruno Conti. Spero finisca presto tutta questa situazione legata alla pandemia, perché ho altri ragazzi che possono fare al caso della Roma che ha la priorità. Non voglio fare un nome in particolare. Dagli esordienti fino alla juniores ho ragazzi selezionati. C’è bel materiale su cui lavorare. Poi non voglio essere presuntuoso ma sono diventato campione regionale tutti gli anni. Avrò dato cinquanta ragazzi tra i professionisti contando solo A e B. San Donato, Scorrano e Nardò le fucine di talenti ma tante squadre affiliate. Controlliamo tutto il Salento con le scuola calcio. Siamo diventati una realtà importante. Ragioniamo come se fossimo una società professionistica. Abbiamo tante figure per ogni categoria. Il lavoro ci sta regalando tante soddisfazioni”.

Formatore e scopritore di talenti. E studia da direttore sportivo. Mica male la nuova carriera che ha scelto...
“E ho un altro progetto: voglio creare un altro centro sportivo a San Donato. Ho fatto il corso Adise, vorrei fare quello a Coverciano ma prima devo risolvere altre vicende. Spero intanto che si possa riaprire agli allenamenti giovanili appena la situazione del Paese lo consentirà. Noi giochiamo tanto perché a mio avviso è il modo migliore per fare allenare un ragazzo e oggi dire ai ragazzi che non si può non è facile, però lavoriamo tanto a livello individuale sulle posture e sui passaggi. Con i più grandi lavoriamo sui movimenti. Si può fare comunque un bel lavoro”.

Momento amarcord: lunedì c’è Palermo-Catania. Il suo ricordo più bello?
“Senza pubblico non ha lo stesso effetto di un derby con la gente. Ovviamente da tifoso spero vinca il Palermo: mi auguro esca presto dalle difficoltà che sta vivendo: vederlo così, in queste condizioni di classifica, fa male. Faccio un grande in bocca al lupo a Boscaglia che è un ottimo allenatore. Per quanto riguarda il momento più bello penso al gol del 2012 da fuori area a giro. Oltre ad aver vinto la partita quello è stato il mio centesimo gol in Serie A. Cento gol in A, con la maglia del Palermo, nel derby. Cosa chiedere di più?”.