Mauro: "La Roma ha avuto troppa presunzione contro il Napoli. Bisognava aspettare"

Mauro: "La Roma ha avuto troppa presunzione contro il Napoli. Bisognava aspettare"Vocegiallorossa.it
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di Mattia Grieco

Nella sua rubrica “Visti dall’ala” su La Repubblica, Massimo Mauro ha analizzato con attenzione la sconfitta della Roma contro il Napoli, soffermandosi sia sugli aspetti tattici sia sulle prestazioni dei singoli. L’ex giocatore di Juventus e Napoli, oggi opinionista molto seguito, ha offerto una lettura critica ma approfondita della gara, inserendo le sue osservazioni nel contesto dell’identità che una squadra vuole costruire nel corso della stagione.

“Va detto che alcune partite la Roma non le può giocare come sempre. Se incontri squadre tecnicamente più forti un pochino devi aspettare, uomo contro uomo va bene ma non a metà campo. Si può parlare di presunzione ma al tempo stesso di consapevolezza. Perché per dare identità a una squadra servono anche queste partite. Nella squadra di Gasperini (a proposito, la sua assenza in panchina secondo me ha influito) per accendere le occasioni devi saltare l’uomo, ma quello principalmente delegato a farlo, Soulé, ha incontrato Buongiorno che lo ha picchiato correttamente e non gli ha fatto fare nulla. Anche Cristante per la prima volta ha steccato, mentre l’unico a trovare qualche spunto è stato Pellegrini”.

Le parole di Mauro mettono in evidenza come la Roma abbia affrontato una partita in cui le difficoltà non dipendevano solo dall’avversario, ma anche da scelte di campo e da alcuni duelli individuali persi in modo netto. Il riferimento agli uomini chiave e alla necessità di adattarsi a squadre più tecniche suggerisce una riflessione più ampia sul percorso della formazione giallorossa: per crescere, secondo Mauro, è indispensabile confrontarsi con i propri limiti e accettare anche serate complicate come questa, utili a definire meglio l’identità collettiva.