Gli ex compagni del Flamengo: "Adriano alla Roma ritornerà a stupire"

30.05.2010 09:28 di  Francesco Gorzio   vedi letture
Gli ex compagni del Flamengo: "Adriano alla Roma ritornerà a stupire"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Adriano parte con la bufera: non si parla d’altro che di una lite tra l’attaccante e il suo ex compagno Vagner Love. Il tutto a causa di una ragazza, alla festa di addio organizzata venerdì proprio a casa di Adriano. Ma i compagni di squadra, ormai ex compagni, ne sono certi: «Scoprirete che i suoi guai sono dimenticati. Ha lavorato molto per questo e se ancora non è al livello della Coppa America del 2004, quando era all’apice, c’è vicino. Dategli solo un po’ di tempo e in campo tornerà a stupirvi». Leonardo Moura è il giocatore più legato ad Adriano. «Tanto che presto verrò in Italia a trovarlo in questo anno e mezzo sono cambiate molte cose, in campo e fuori. Da una parte Adriano avrà il conforto della compagnia di una famiglia, dall’altra vi dimostrerà che è un uomo e un giocatore più maturo».
Rodrigo Alvim dice «Su di lui hanno detto tante cose, ma restano i fatti: ha vinto il titolo brasiliano ed è stato il capocannoniere del campionato. Traguardi che non si raggiungono per caso. Eppoi è un vero leader».
Ronaldo Angelim è un difensore, «Grasso? Finito? A sentire queste cose mi viene da ridere. Vi garantisco che ha una forza straordinaria e marcarlo è un incubo.

Avrà ancora successo e sarà di nuovo l’Imperatore. Ne sono sicuro, anche per la voglia che ha di diventarlo. Ce ne ha parlato nello spogliatoio: ha un carica pazzesca. Questa sarà la vendetta di Adriano. Non date credito alle voci, chiedete in giro e scoprirete che qui tutti lo amano: la dimostrazione di che persona è».
Il portiere Bruno vuole approfondire il concetto: «Finalmente tornerà a vivere sereno. Qui non poteva farlo perché tutto veniva ingigantito, lui non poteva neppure tornare a trovare gli amici nella favela dove è cresciuto senza essere dipinto come un trafficante. In Italia lo lascerete vivere e il resto lo farà il campo: il suo tiro resta spaventoso, la palla va su e giù, non sai mai dove arriva». Il giovane difensore Fabricio è triste: «È come se partisse mio papà. Lui era un esempio e aveva sempre un consiglio per me e agli altri giovani». E poi Camacho: «Hanno detto tutto di lui, io voglio solo augurargli tanta fortuna, la merita»