Fiorentina, Belotti: "Questa è la squadra più congeniale per il mio modo di giocare"

13.02.2024 14:17 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fiorentina, Belotti: "Questa è la squadra più congeniale per il mio modo di giocare"
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Andrea Belotti ci ha messo pochissimo ad entrare a pieno titolo negli schemi della Fiorentina, dopo il suo trasferimento di gennaio dalla Roma. Queste le parole del Gallo ai canali ufficiali del club:

Si aspettava un impatto del genere?
"Ci speravo... Per fortuna è servito poco tempo, solo un quarto d'ora e il sogno è diventato realtà. Poi farlo sotto la Fiesole è stato qualcosa di magico. Infatti l'esultanza mi è venuta spontanea, spero di farne tante altre di corse sotto la nostra curva".

Prima o poi le strade di Belotti e della Fiorentina si dovevano incrociare...?
"Firenze è una città bellissima... In questi giorni ho avuto modo di viverla con più passione e più tempo, è veramente bellissima. Io sono venuto qua perché ho pensato che la Fiorentina fosse la squadra più congeniale per il mio modo di giocare e vedere il calcio, questo era il momento in cui le nostre strade si dovevano incrociare".

Come si affrontano tanti cambiamenti?
"Quando fai questi trasferimenti a gennaio c'è poco tempo per studiare compagni e modo di giocare. Ho avuto la fortuna di conoscere tanti ragazzi che erano qua, questo ha agevolato il mio inserimento. Tutti mi hanno fatto capire l'importanza di vestire questa maglia e del rapporto fra tifosi e giocatori. Il mister è stato quello che mi ha dato di più dal punto di vista del gioco. È stato un inserimento facile, quando hai tutti questi fattori è più semplice".

L'esultanza con la cresta?
"Me lo ha suggerito un mio amico, che fa Gallo di cognome. Ai tempi dell'Albinoleffe mi disse che se avessi segnato avrei dovuto imitare le cresta del gallo... Dopo un minuto ho segnato e quindi ho esultato in quel modo per celebrare un rapporto di amicizia. Poi la cosa è andata avanti nel tempo".

L'Europeo vinto con l'Italia?
"Fantastico dal primo giorno di ritiro fino all'ultimo. Si percepiva che si era creata una magia, qualcosa di straordinario. C'era voglia di stare insieme, sono stati 40 giorni, con le famiglie lontane, ma stavamo bene insieme. Era un'altra famiglia. Poi abbiamo avuto la fortuna di avere con noi Gianluca Vialli, per me fondamentale. Sia con le parole che con i gesti ci dava quella forza in più. Quando parlava potevi stare ore ad ascoltarlo, ti entrava dentro. Nonostante la malattia, entrava in campo prima che iniziasse il nostro allenamento. Vialli ci ha dato quella forza in più per raggiungere quella vittoria. Un maestro di vita, di calcio, di tutto".

Il Viola Park, che effetto le ha fatto il centro sportivo?
"L'ho visto il primo giorno e poi ho avuto la guida del direttore Barone, uno che conosce ogni centimetro del centro sportivo. È molto bello, ci sono tantissime strutture e tutti i confort che servono ad un giocatore. Con un centro così si può fare solo bene".