Fabio Lopez: “Abraham è potenzialmente da Pallone d’Oro, Mou è un leader emotivo”. AUDIO!

27.05.2022 20:07 di Emiliano Tomasini Twitter:    vedi letture
Fabio Lopez: “Abraham è potenzialmente da Pallone d’Oro, Mou è un leader emotivo”. AUDIO!
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Fabio Lopez intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini

Fabio Lopez, tecnico italiano che ha avuto numerose esperienze in panchina in diverse parti del mondo, è intervenuto come ospite a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio. L’allenatore, la cui ultima esperienza è stata col Thanh Hóa (Vietnam), ha analizzato ampiamente il successo in Conference League della Roma: “Con Mourinho la Roma ha avuto un cambio di mentalità. Il tecnico portoghese è stato il primo a rafforzare il senso di appartenenza dei calciatori al club ed alla maglia. Questo cambio di mentalità ha permesso al club di centrare gli obiettivi stagionali”.

Che valore dà alla vittoria in Conference della Roma?
“Abbassare il livello e l’importanza di una competizione europea è da provinciale. Si va in campo per vincere in ogni torneo, a maggior ragione se europea. Molte squadre affrontate dalla Roma hanno frequentato in passato la Champions. Il successo della Roma è importante perché erano 12 anni che una squadra italiana non vinceva in Europa e l’ultima squadra italiana a vincere era stata guidata proprio da Mourinho”.

Ci dovrebbe essere un cambio di mentalità per quanto riguarda l’importanza che i tecnici italiani danno alle competizioni europee minori?
“La Roma l’ha fatto, in Conference League la squadra di Mourinho è sembrata determinata, ha dato forse qualcosa in più rispetto al campionato. L’allenatore ha deciso di puntarci fino alla fine e alla fine è stato premiato con un risultato strepitoso”.

Quale deve essere il prossimo step per la Roma?
“La proprietà ha avuto una dimostrazione di cosa possa fare l’allenatore e la squadra. Adesso è giustificato un aumento di investimenti. Questo per la Roma è un punto di partenza sia per la rosa che per la dirigenza”.

In questa cavalcata dei giallorossi ha influito anche il grande apporto del tifo romanista.
“Certo, ha influito anche il fatto che di Mourinho in giro non ce ne sono molti. La sua personalità vincente ha trascinato la piazza e l’ha gestita al meglio. Il momento di supporto massimo della squadra ha coinciso con la serie di risultati positivi in campionato ed in Conference. La piazza di Roma sente quando la squadra dà il massimo ed i giocatori l’hanno dato. Mourinho poi ha dimostrato di pensare solo alla Roma, punto”.

Il gol vittoria di Zaniolo può spingerlo a diventare il futuro leader della Roma?
“Zaniolo li ha fatti sempre grandi gol, questo ha un valore certamente speciale per l’importanza storica. I ragazzi con personalità forte come lui hanno avuto sempre grandi rapporti con Mourinho. Dagli scontri con i propri giocatori Mou ha costruito rapporti sinceri e fruttuosi. Credo che Mourinho conti tanto su di lui per il futuro”.

La differenza l’ha fatta anche l’acquisto di Tammy Abraham.
“Sì, Abraham si sta dimostrando un attaccante davvero forte. Sono molto vicino all’ex difensore della Salernitana Ramzi Ayan che ho avuto come calciatore e mi ha detto che, quando l’ha marcato non riusciva a fermarlo da quanto era devastante sia fisicamente che tecnicamente. È un giocatore potenzialmente da Pallone d’Oro”.

Eppure in estate l’investimento fatto dalla Roma per il centravanti inglese era stato anche criticato.
“Quando si va a prendere un giocatore con determinate caratteristiche è impossibile che non abbia delle potenzialità per migliorare. Mi riferisco ad Abraham ed a Vlahovic: entrambi hanno potenzialità superiori di molto alla media degli attaccanti. Per me era improbabile che fosse un investimento sbagliato”.

Il merito di Mourinho è stato anche quello di scoprire Zalewski per sostituire Spinazzola.
“Queste sono sempre le qualità di un allenatore di livello internazionale. Alla fine, tra tutti i problemi avuti, sono riusciti a centrare gli obiettivi stagionali. Il suo lavoro è indispensabile anche per la Nazionale, per il recupero di Spinazzola dopo quasi un anno. Ma mi preme sottolineare l’aspetto emozionale e motivazionale con cui ha rivestito questa stagione. Questo è Mourinho ed è ciò che lo differenzia con altri allenatori”.