Europei, Luis Enrique: "Anche per Spagna 'prima' è difficile"

14.06.2021 05:00 di  Vincenzo Pennisi   vedi letture
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(ANSA) - ROMA, 13 GIU - "Un forte abbraccio da parte mia e di tutta la nazionale spagnola a Christian Eriksen. Speriamo di rivederlo presto in campo". Anche il ct della 'Roja' Luis Enrique, prima di cominciare a parlare della partita di domani a Siviglia contro la Svezia vuole inviare un messaggio al giocatore della Danimarca coinvolto nel caso di ieri. Poi si discute di calcio, e 'Lucho' spiega che "la prima partita è sempre importante, tutti vogliono cominciare bene un grande torneo e anche farlo bene. Ma troveremo di fronte una rivale difficile, con giocatori molto forti fisicamente, e poi ci sono molte circostanze che possono determinare il risultato di una partita. In ogni caso, ciò che più conta alla fine è passare la fase, anche come migliore terza se non posso farlo in altro modo.

Poi si ricomincia, e si vedrà cosa succede". La Spagna è molto cambiata dall'ultima competizione ufficiale, i Mondiali del 2018, al punto che in questa Spagna non ci sono giocatori del Real Madrid: Luis Enrique si sente un rivoluzionario? "L'unica realtà è che il tempo passa - risponde -, arriva anche il momento del ricambio generazionale e c'è bisogno di immettere giocatori giovani, sui quali puoi lavorare più a lungo e costruire un progetto per creare qualcosa d'importante. E' la mia prima volta da tecnico in un torneo così importante, da giocatore era diverso, da allenatore hai più pensieri, ma sono pieno d'entusiasmo". "E' stato bello anche vedere lo stadio così 'decorato' - continua - e il fatto che ci siamo potuti allenare tutti insieme: nei giorni scorsi non era stato possibile". Ma in campo chi sarà il leader della nuova Spagna? "Ne abbiamo tanti, poi essendo il tecnico anche io sono un leader, in quanto devo prendere delle decisioni. Chi gioca domani in porta? Ne ho tre, e ancora non ho deciso" (ANSA).