De Martino: "La Roma non voleva spendere soldi per i giovani, poi prese Abel Xavier..."
Raffaele De Martino, ora all'Unicusano Fondi, ha parlato del suo passato con la Roma: «Un aneddoto di Totti? "Dammi la palla e stai tranquillo". Me lo disse prima dell'esordio in Champions col Bayer Leverkusen. Ero tesissimo... La Lazio mi scartò, poi D'Amico mi segnalò a Bruno Conti e andai a Trigoria, Ho giocato in coppia con De Rossi, il mio idolo. Delneri e Prandelli? Il primo mi ha lanciato tra i pro, mentre le idee di Cesare mi hanno sempre impressionato, non le dimentico. Le 7 presenze con la Roma? Sensazioni uniche, ho giocato contro Ronaldo, Zidane, Kakà e tanti altri.È finito tutto troppo in fretta...
è l'unico rimpianto della mia parentesi giallorossa, quello di aver vissuto in una società piena di caos. Non si capivano bene le cose, niente di niente. Potevo andare al Manchester United come Giuseppe Rossi, ma prima decisi di parlare con la società per capire il mio futuro. Promesse? Tante, ma nessuna mantenuta. Andai al Bellinzona perché non sentivo la fiducia della società. Non volevano spendere soldi per un giovane come me, poi a gennaio presero Abel Xavier...», le sue parole a gianlucadimarzio.com.