Costanzo: "Totti è l'ottavo re di Roma, il Garibaldi del calcio ma Spalletti non se n'è accorto. Le bandiere vanno rispettate, piuttosto ci si dimette"

25.05.2017 16:17 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Sky Sport
Costanzo: "Totti è l'ottavo re di Roma, il Garibaldi del calcio ma Spalletti non se n'è accorto. Le bandiere vanno rispettate, piuttosto ci si dimette"
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© foto di Federico Gaetano

Maurizio Costanzo, giornalista e noto tifoso della Roma, ha parlato a Sky Sport riguardo Francesco Totti, non risparmiando frecciate nei confronti di Spalletti:

“Quando conobbi Totti c'era Vito Scala e cominciammo a frequentarci fino a che la Mondadori non mi chiese un libro sulle barzellette. Totti mi rispose di sì dicendo solo di non toccargli Ilary (ride). Francesco ha dato tutti i suoi diritti di autori in beneficenza. La mia idea personale è che un giorno si renderanno conto che Totti è l'ottavo Re di Roma. Spalletti non s'è accorto di niente, negli ultimi mesi lo ha fatto giocare pochissimo, io vorrei che, per la legge del contrappasso, venga fatto allenare lui e fatto giocare per poco tempo. Secondo posto? Innanzitutto Spalletti dica gatto quando ce l'ha nel sacco, le bandiere vanno rispettate, ora la Roma si accorgerà con gli abbonamenti della Curva, non è che fanno gli abbonamenti per Spalletti. Va all'Inter? Povera Inter... Un campione come Totti va trattato con grande e assoluto rispetto. Io ho sentito di commenti di alcuni curvaioli molto pesanti su Spalletti. Quando vidi Totti per la prima volta per parlare del libro, sono andato in un ristorante le cui mura sono tremate solo quando è entrato Totti, forse Spalletti non c'è mai entrato... Il futuro di Totti? Non credo che vada a giocare all'estero perché è molto legato a Roma, ha tre figli e ne vorrebbe un quarto. Ricordiamo che lui, quando andava a scuola, vedeva questo campo di calcio e voleva giocare a pallone. Non penso vada a Pechino, resterà come dirigente per il bene della Roma, per la felicità della Curva e per il bene di Totti. Ha ricevuto qualche offerta dall'estero, ma non penso ci vada. Il marketing della Roma si renderà conto dell'assenza di Totti, io ho una maglia con il numero 10, hanno avuto una rendita di 50 milioni, ora che fanno ce li mette Spalletti? Io ce l'ho con lui perché gli eroi e le bandiere si trattano bene comunque, piuttosto ci si dimette. Se Spalletti campa 300 anni, non darà le stesse cose che ha dato Totti alla Roma. C'è un po' di ruggine tra loro, se sai che c'è Totti capitano lo sai che ti porti qualcosa di negativo a casa, non farlo giocare 5'. In Italia si parla bene di Garibaldi, io penso che Totti sia il Garibaldi del calcio e non mi rompete le palle! A me hanno detto che suo figlio Cristian, vedendo il padre giocare 5', si sia messo a piangere ma penso sia una cosa forzata. Nel mondo dello spettacolo, non so a chi paragonerei Totti, se fosse donna a Virginia Raffaele. La dirigenza della Roma? Baldissoni l'ho conosciuto e mi pare una persona in gamba, quando si parlava dello stadio. Totti uomo aggiunto per la dirigenza? E lei che dice? Se Totti firmasse la campagna abbonamenti, io penso che sarebbe un valore aggiunto. Spalletti nemmeno se gli fanno firmare viva Bartali sui muri. Roma-Genoa? Io credo che sarà una partita attraversata da tanta commozione, non la considererei una partita di calcio, ma di sentimento, di rimpianto, di nostalgia. Se ci saranno striscioni, saranno pro Totti. Se al posto del Genoa ci venissero dei figuranti sarebbe la stessa cosa".