Cobolli Gigli: "Alla Roma manca un attaccante"

20.08.2023 10:01 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Cobolli Gigli: "Alla Roma manca un attaccante"
Vocegiallorossa.it
© foto di Filippo Gabutti

L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli intervenuto a 'Guelfi e Ghibellini' su TMWRadio per commentare i temi della Serie A fra calciomercato e ritorno del campionato:

Presidente si aspettava le dimissioni di Mancini?
"No assolutamente è stata una cosa improvvisa probabilmente è arrivato a maturare le dimissioni per delle insoddisfazione sul ruolo che aveva all'interno della Federazione. Tra l'altro so che la moglie cura i suoi interessi e lo segue dal punto di vista legale e avrà dato i suoi consigli. L'unica cosa che posso dire è che forse avrebbe dovuto farlo un po' prima. La decisione della Federazione di confermare Spalletti nonostante il contratto firmato da De Laurentis e Spalletti è stata una decisione forte perché finirà tutto in tribunale. Seguirò la vicenda con molto interesse perché tutto quello che fa De Laurentiis mi diverte molto. Anche se è doveroso ricordare che anche lo stesso De Laurentiis in passato ha goduto di privilegi dati dalle Federazione parlo della proroga che gli e stata concessa di rimanere azionista del Bari".

La mancanza delle coppe può essere positivo per la Juventus?
"Si credo oggi più che mai che sia un bene anche perché per il poco che ho potuto vedere in campo mi ha dato molte più soddisfazioni del gioco visto lo scorso anno. Ho visto alcuni giocatori in ottima forma come Chiesa e Vlahovic. Io sono sempre stato critico sulla gestione del signor Agnelli devo dare atto che con il settore giovanile ha fatto cose buone ci sono giovani che saranno un patrimonio importante per il club".

Carnevali ha chiuso le porte all'arrivo di Berardi?
"Nel calcio non si finisce mai di stupire, Carnevali è un ottimo professionista e potrebbe essere una tattica per alzare il prezzo di Berardi".

Qual è la situazione della Juventus?
"Il presidente Ferrero credo abbia molto chiara la situazione economica della Juventus e sa bene che gli azionisti non intendono ricapitalizzare.
La Juventus ha dovuto alleggerirsi e vendere proprio per questo. Sono curioso di vedere cosa farà Arthur alla Fiorentina".

Cosa si aspetta da questo finale di mercato?
"Come tifoso vorrei rimanesse Vlahovic e non che arrivi Lukaku poi come professionista capisco bene che alcune cose sono più di natura economica finanziaria che tecnica. Se il Chelsea desse i soldi che la Juventus si aspetta potrebbe fare un ulteriore passo in avanti per risolvere il problema indebitamento. Io mi auguro che questo non succeda. Come dirigente accetterei la cosa come tifoso soffrirei".

Quest'anno che hanno sarà per la Juventus?
"Non potrà essere un anno di transizione. Il primo anno di gestione Allegri non è stato un buon anno, il secondo tenendo conto degli episodi che sono successi è stato un buon anno, quest'anno deve puntare allo scudetto. Se Allegri vincesse lo scudetto sarebbe riabilitato anche dai tifosi che in questo momento esprimono giudizi molto negativi".

Tra le antagoniste della Juventus chi vede meglio?
"Il Napoli ha fatto ottime cose e se il Napoli riesce a tenersi Osimhen è ancora la squadra da battere. La Fiorentina anche ha fatto buone cose, si è rinforzata e anche dal punto di vista societario il presidente ha fatto benissimo sia nelle operazioni in uscita che in entrata. Io poi ho molta stima per l'allenatore dell'Atalanta che anche se si incazza spesso riesce a tirare sempre fuori il meglio dai giocatori. Alla Roma manca un attaccante. La Lazio è plasmata su Sarri che il calcio lo conosce e potrebbe continuare a fare belle cose".

C'è da temere l'invasione del calcio arabo?
"Credo che al momento non ci sia questo pericolo, una società non può essere una grande società solo perché prende un grande calciatore. Le squadre sono fatte da undici giocatori non dal singolo. La Cina ha provato a fare lo stesso qualche hanno fa e poi si sono fermati".