Caputi: "Atmosfera di Roma-Leicester migliore di Roma-Barcellona". AUDIO!

07.05.2022 01:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Caputi: "Atmosfera di Roma-Leicester migliore di Roma-Barcellona". AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Per parlare di Roma e non solo a TMW Radio, durante Maracanà, è intervenuto il giornalista Massimo Caputi.

Una copertina sulla vittoria della Roma?
"Penso che ci sia stata un'unione incredibile tra i ragazzi in campo e quelli sugli spalti. Direi che il grandissimo passo in avanti in questa stagione è stata proprio questa unione che è avvenuta grazie al grande lavoro di Mourinho. Penso che l’atmosfera di ieri sia stata migliore sia del quarto con il Bodo che della partita con il Barcellona". 

Chi sono stati i giocatori migliori ieri sera?
"Allora quattro sono facili ossia Abraham, Pellegrini, Smalling e Zalewski. Io penso che un altro molto decisivo nella Roma è Cristante. Spesso viene messo in secondo piano ma è uno di quei giocatori che tutti gli allenatori lo tengono in grandissima considerazione, non solo nella Roma anche in Nazionale". 

Spesso si dice che questa Conference sia una coppa di terza fascia, che ne pensa?
"Credo che noi italiani dobbiamo un po' cambiare il nostro modo di pensare. Pensiamo ancora di essere i top in Europa come quindici-venti anni fa. Quando si parla della Conference si dovrebbe fare un altro tipo di valutazione. Penso che la Roma abbia raggiunto un grande risultato anche concentrandosi molto su questa coppa. Merito dell’allenatore che è andato contro lo snobismo che spesso vediamo nelle nostre società". 

Chi è il migliore tra Vlahovic, Osimhen, Abraham e Scamacca?
"Penso che Vlahovic sia molto molto forte. Abraham ha qualità in più sul lavoro con la squadra. Diciamo poi quando si entra in queste classifiche esce il gusto personale. Vlahovic è il più forte, ma subito subito dopo metto Abraham". 

Mi può dare un pensiero sulla Salernitana: 
"Un cammino straordinario che va sicuramente ricordato. Un cammino che è coinciso con l’arrivo di Nicola e di un grandissimo professionista come Sabatini. È vero, il dirigente non scende in campo ma sicuramente con i suoi innesti è stato decisivo".