Calcio: desk interforze contro i violenti

09.08.2010 20:02 di  Alfredo Garofalo   vedi letture
Fonte: Ansa
Calcio: desk interforze contro i violenti
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gli atti di violenza che hanno caratterizzato le amichevoli precampionato hanno allertato il Viminale che, per settembre, si appresta a varare un insieme di provvedimenti che, nelle intenzioni del ministro dell'Interno Roberto Maroni e del capo della polizia Antonio Manganelli, dovrebbero migliorare ulteriormente il sistema di controllo e repressione, dopo l'entrata in vigore della Tessera del Tifoso. L'intento è quello di costituire un desk interforze in grado di intercettare eventuali legami fra violenti e criminalità organizzata, di monitorare la messa a norma di tutti gli stadi di A e B e di creare un sistema informatizzato che verifichi in tempo reale se a carico degli ultrà siano stati emessi già dei provvedimenti in maniera tale da non permetterne l'accesso allo stadio. E' stato lo stesso Manganelli ad illustrarne le linee guida anche se di norme vere e proprie ancora non vi è traccia. «Il campionato passato - ha detto il capo della polizia il giorno della presentazione dell'accordo tra Viminale, Ferrovie dello Stato e Autogrill che consente ai possessori della Tessera del Tifoso di avere sconti sui treni e nelle stazioni di servizio - ci ha lasciato ragione di soddisfazione perchè gli incidenti sono calati del 42% rispetto all'anno precedente e sono stati oltre duemila i tifosi colpiti dal Daspo.

Ma abbiamo anche qualche preoccupazione visto che nel girone di ritorno abbiamo registrato un aumento della violenza e questo ci dice che dobbiamo mantenere la vigilanza alta». Sulla questione è intervenuto anche Maroni che ha ribadito come rispetto alla Tessera del Tifoso il ministero non farà alcun passo indietro: «Chi è contro la tessera o non ha capito, o fa finta di non capire o ritiene che la violenza negli stadi sia una cosa lecita. Noi siamo di un'altro avviso - ha detto qualche giorno fa - La tessera è un tassello del sistema di sicurezza, non è una schedatura, non è uno strumento per controllare i tifosi, è uno strumento per favorire il tifoso buono e lasciare fuori dallo stadio chi ci va con altri scopi che non c'entrano con i valori dello sport».