AS Roma Match Program - Il legame tra la Roma e "Febbre a 90"

07.11.2014 20:21 di  Marco Rossi Mercanti   vedi letture
Fonte: AS Roma Match Program - Tiziano Riccardi
AS Roma Match Program - Il legame tra la Roma e "Febbre a 90"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

In vista di Roma-Torino, il consueto AS Roma Match Program ha pubblicato un articolo in cui si parla del legame tra la Roma ed il libro e film "Febbre a 90". Di seguito, l'articolo integrale:

Un filo tutto romanista lega “Febbre a 90° alla Roma. Il libro o il film, fate voi,in ogni caso il ritratto autentico su carta o su pellicola di un tifoso di calcio come nessuno aveva mai fatto prima. Non c’entra l’Arsenal, la squadra di cui Nick Hornby – l’autore – racconta le gesta legandole alla sua vita da sostenitore dei “Gunners”. L’Arsenal è semplicemente un esempio. Ci sono tracce, elementi, parole sparse qua e là che inevitabilmente richiamano e riportano alla Roma. Non ad altre squadre, ma alla Roma. L’ultimo cenno è di pochi giorni fa: per presentare il suo ultimo libro, “Funny Girl”, Hornby il 3 novembre ha rilasciato un’intervista a “La Repubblica”. Tra i tanti passaggi, ce n’è uno da evidenziare e che quasi inspiegabilmente tira in ballo uno dei simboli della Roma: “Preferirei vincere l’Oscar o il Nobel per la letteratura? L’Oscar – afferma Hornby – Per la semplice ragione che so benissimo che mai e poi mai potrei vincere il Nobel, e che senso ha sperare di vincere qualcosa di irrealizzabile? È come se chiedessero a Totti, preferisci vincere il Nobel o la Champions League? Sono certo che risponderebbe: la Champions”. Hornby, che da sostenitore dell’Arsenal ha visto e vede tuttora grandi calciatori vestire la maglia biancorossa, menziona il Capitano romanista per rafforzare il suo discorso. Bello. Ma non c’è solo questo, c’è anche dell’altro. Metti una scena tra il protagonista, Colin Firth, alias Paul Ashwort, e la fidanzata, Ruth Gemmel, sul set Sarah Hughes. “A proposito, congratulazioni…”, dice Sarah cercando di compiacere il compagno pur non capendo nulla di calcio. “Per cosa?”, risponde Paul non cogliendo l’allusione all’Arsenal. “2-0, Quinn e Dixon, un gol per tempo, primi in classifica a 9 giornate dalla fine. George Graham non vede perché l’Arsenal non dovrebbe riportare il titolo ad Highbury dopo sedici anni”. “Diciotto anni”, precisa Paul. Una specifica che a sentirla così non significa nulla per tanti, ma non per chi è romanista. Già, perché pure la Roma vinse un campionato dopo diciotto anni. Quello del 2001, a distanza di diciotto anni dal titolo del 1983. E a proposito dell’ultimo scudetto giallorosso, se tra le mani vi dovesse capitare una vecchia edizione in dvd del film, noterete il logo di Roma Channel tra i credits della copertina. Il motivo è semplice: nei contenuti extra trovate uno speciale con i gol più belli dell’ultima Roma tricolore. Le prodezze di Totti, Batistuta e Montella nello stesso disco che ripercorre l’emozionante scalata dell’Arsenal del 1989. Anche in questo caso il destino con i colori giallorossi si intreccia. L’Arsenal, quell’Arsenal, si aggiudica quella Premier vincendo 2-0 con il Liverpool ad Anfield il 26 maggio ‘89. Esatto, il 26 maggio, il giorno più doloroso, ma in cui è nata questa Roma così forte. Insomma, tutto questo non può essere un caso perché “noi non supereremo mai questa fase” e perché anche noi vivremo “un momento alla Michael Thomas”. Prima o poi.