Amelia: "Ottima l'esperienza alla Roma, quella più significativa a Livorno"
Il neoportiere del Chelsea Marco Amelia si è raccontato a gianlucadimarzio.com:
“L'esperienza alla Roma per me è stata davvero ottima. Ero giovane, e quando Capello mi ha voluto in prima squadra ero molto felice. Quell'anno poi abbiamo vinto lo scudetto. L'esperienza più significativa l'ho vissuta al Livorno, dove ho giocato per sette anni. Siamo partiti dalla Serie C1 e siamo arrivati in Serie A, prima di giocare in Coppa UEFA. Il legame con la gente di Livorno è davvero speciale, ogni volta che ci ritorno la gente è felice proprio come me”.
Sul gol al Partizan in Coppa UEFA.
“Non era l'ultimo minuto di gioco, eravamo al minuto 85, questa è stata la cosa più strana. Per me quella era l'ultima occasione dove potevamo far gol. Un colpo di testa, dopo un cross proveniente da un calcio da fermo. Ricordo benissimo la festa negli spogliatoio dopo la partita”.
Sulla Nazionale.
La Coppa del Mondo in Germania è stata una esperienza davvero incredibile per me. Il calcio italiano, con Calciopoli, era pieno di problemi. Ci siamo guadagnati la fiducia dei tifosi, partita dopo partita, e alla fine siamo riusciti a vincere. Eravamo una squadra normale, ma un gruppo di uomini veri. Buffon fu incredibile per tutta la competizione, salvando più volte la porta azzurra. Sono molto felice di aver lavorato con lui e con Peruzzi, da sempre il mio idolo assoluto. E' stato bello far parte della storia del calcio italiano”.
Sul preparatore Spinosa.
“Carlo è una brava persona. So che ora lavora per il Chelsea come ambasciatore. Anche altri giocatori italiani che hanno giocato per il Chelsea hanno fatto bene. Ricordo Vialli, Di Matteo e Zola. Voglio ripetere la loro storia anche io”.