Albinelli: "Vi racconto il primo Fabio Borini"

06.02.2012 19:31 di  Francesco Gorzio   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Albinelli: "Vi racconto il primo Fabio Borini"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Con la valigia in mano, a caccia di un sogno. Diventare un grande del calcio. Speranze e ambizioni di Fabio Borini, attuale attaccante della Roma, cresciuto nel settore giovanile del Bologna. Oggi il terminale offensivo giallorosso è una piacevole sorpresa della squadra di Luis Enrique. Ieri una scommessa. Cresciuto a Bologna, maturato a Londra, con Drogba e compagni, Borini vuol trascinare la Roma a suon di gol.

TuttoMercatoWeb ha voluto ripercorrere la carriera del giovane attaccante, con Daniele Albinelli, ex responsabile del settore giovanile rossoblu', adesso al Modena.

Albinelli, partiamo dall'inizio.
"Fabio giocava in una società dilettantistica, la Persiceto 85, lo prendemmo per le giovanili e già lì si distingueva per la grande velocità, pur non essendo molto predisposto davanti alla porta. Però ricordo una partita contro il Milan di Evani, in cui vincemmo 1-0 grazie a lui. Poi andò al Chelsea, quando io andai via da Bologna per passare al Modena".

Andò al Chelsea, appunto. Il Bologna non volle trattenerlo?
"Per quello che so, una volta appreso dell'interesse del Chelsea, a Borini fu offerto un contratto. Però il ragazzo decise di andare in Inghilterra, a parametro Uefa. Anche Albertazzi ricevette un'offerta dall'Arsenal, però restò al Bologna e da lì andò al Milan. Come fai a dire se sarebbe arrivato a grandi livelli rimanendo in Italia oppure no? Il calcio è cambiato tanto. Io a Modena faccio giocare dei '93 o '94 in Primavera, ma trovo avversarie con i '91...il calcio è strano".

E Borini adesso è freddo anche sotto porta.
"Al Chelsea è cresciuto tatticamente. Da bambino faceva vedere delle capacità fisiche, atletiche e tecniche abbastanza importanti. Era ed è un ragazzo con la testa sulle spalle, anche perché non è facile affrontare un'avventura, all'estero, così giovane, lontano dalla famiglia. Adesso sì, Fabio è cresciuto sotto porta e anche per quanto riguarda la personalità, perché prima sfruttava solo la velocità. Adesso si mette al servizio della squadra. In rapporto all'età mi sembra che abbia fatto vedere cose importanti. Alla Roma con un tecnico come Luis Enrique migliorerà ancora".

C'è chi lo paragona ad Inzaghi.
"Inzaghi è inarrivabile. E comunque non vedo in Borini la prima punta o il goleador sfruttatore di qualsiasi palla sul filo del fuorigioco. Fabio è più un giocatore a tutto campo. E' cambiato il modo di giocare, ma lui rispetto ad Inzaghi ha altre caratteristiche. Onestamente non saprei a chi paragonarlo...".