4-2-3-1, 4-4-2, 4-3-3, alla fine i tre punti arrivano!

28.09.2010 22:28 di  Alessandro Carducci   vedi letture
4-2-3-1, 4-4-2, 4-3-3, alla fine i tre punti arrivano!
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Dopo la sconfitta di Monaco erano fondamentali i tre punti e tre punti sono arrivati. A fatica, è vero, ma contava solo vincere contro i ruspanti giocatori del Cluj.

PRIMO TEMPO Ranieri ha sorpreso tutti e ha schierato dal primo minuto l'inedita coppia di terzini formata da Cicinho e Castellini.
Juan si è accomodato in panchina, come previsto, mentre a centrocampo Pizarro ha recuperato posizionandosi accanto a De Rossi.
In avanti, spazio a Totti-Vucinic-Menez con Borriello in panchina con i giallorossi schierati con il 4-2-3-1. Almeno inizialmente.
Dopo meno di mezzora, Ranieri ha infatti deciso di spostare Vucinic accanto a Totti con Perrotta che è finito largo a sinistra
in un classico 4-4-2.
Sia Cicinho che Castellini hanno spinto sulla fascia, con il brasiliano ovviamente più propositivo e bravo a tagliare la difesa avversaria e a creare più di qualche problema ai romeni. Totti ha come di consueto catalizzato il gioco romanista andando a prendersi sulla trequarti una miriade di palloni per poi innescare l'azione offensiva con efficacia. Anche Vucinic si è mosso bene ma il montenegrino non è riuscito a concretizzare un paio di buone occasioni, verso la mezzora del primo tempo.

SECONDO TEMPO Fuori Menez, dentro Adriano. Questa la carta giocata da Ranieri all'inizio dei secondi 45' di gioco.
Il brasiliano si è posizionato sulla destra, così come provato in ritiro, in un 4-3-3 con De Rossi, Pizarro e Perrotta a
centrocampo. Dopo poco, è entrato anche Borriello al posto di uno spento Vucinic mentre Cicinho ha fatto spazio a Cassetti.
A livello tattico, è cambiato ben poco se trascuriamo che l'ex attaccante del Milan è attualmente il giocatore più in forma della Roma: è un bomber di razza, di quelli che a Roma non si vedevano da tempo. Lo dimostra alla mezzora quando, su assist di De Rossi, gira al volo di sinistro trafiggendo Claro come se fosse la cosa più facile del mondo. Chapeau