L'Almanacco della Città Eterna - 1 febbraio
Dal 21 aprile del 753 a.C. ai giorni nostri.
Il Primo Febbraio, nella Antica Roma, si festeggia “Iuno Sospes Mater Regina”, Giunone Salvatrice Madre Regina, divinità importata a Roma da Lanuvio nel 338 a.c., quando venne concessa la cittadinanza ai Lanuvini.
Con Giove e Minerva, Giunone forma la Triade Capitolina, che costituisce il culto nazionale del popolo romano. A lei è dedicato il mese di giugno, Iunius. Durante la festività le vengono offerti in sacrificio un agnello e una scrofa.
Accadde il 1 Febbraio
Giorno delle Calende del Calendario Romano.
238 Marco Clodio Pupieno Massimo viene eletto dal Senato Imperatore Romano assieme al collega Decimo Celio Calvino Balbino, dopo la caduta di Gordiano I e Gordiano II mentre combattevano contro Massimino Trace.
878 È la probabile data in cui Lamberto di Spoleto e suo cognato Adalberto di Tuscia occupano Roma in nome di Carlomanno e con l'appoggio del Vescovo Formoso; Giovanni VIII è tenuto prigioniero nel Laterano e gli viene ripetutamente richiesto di incoronare Carlomanno, sotto minaccia di morte. Il Papa non cede e, dopo trenta giorni, gli Spoletini se ne vanno.
1839 Muore Giuseppe Valadier (nato a Roma il 14 aprile 1762), architetto tra i più importanti del periodo neoclassico. La sua opera più celebre è la sistemazione urbanistica di Piazza del Popolo (il cui progetto viene approvato nel 1816 e realizzato entro il 1822). Sua è anche la cosidetta “Casina Valadier” al Pincio (in cui viene realizzata una delle più significative sistemazioni paesaggistiche d’ambito urbano del tempo) e la neoclassica Villa Torlonia (1800). Nel campo del restauro si cimenta nella sistemazione dell’Arco di Tito (1819), nel consolidamento dell’estremità tronca dell’anello esterno del Colosseo e nella ristrutturazione del Ponte Milvio (al quale aggiunge la ben nota torretta). È il primo ad attuare la riforma dei teatri pubblici romani (cura il rifacimento interno del Teatro Valle e del Teatro Tordinona).
1893 Un incendio provoca la distruzione del Tempio Maggiore israelitico.
1991 L’obice da 149/13, utilizzato nella guerra 1915-18 ed ormai vetusto, spara il suo ultimo colpo dal Gianicolo.
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