Decreto Crescita, passato un emendamento che pone un tetto minimo su ingaggi ed età
In commissione Bilancio e poi in commissione Finanze del Senato è passato oggi un emendamento al Decreto Crescita destinato ad avere ripercussioni importanti sul mondo del calcio. Viene infatti fissato un tetto agli sgravi fiscali per i giocatori stranieri: la norma prevedeva vantaggi fiscali per i lavoratori stranieri impatriati che non avessero da almeno due anni la residenza fiscale in Italia e viene modificata con criteri più stringenti: potrà godere del vantaggio fiscale solo chi ha contratti da un milione di euro in su (al lordo Irpef) e abbia compiuto almeno 20 anni.
Tommaso Nannicini, autore dell'emendamento, spiega l'obiettivo del nuovo tetto agli sgravi fiscali per sportivi provenienti dall'estero ai microfoni di Sky: "Adesso lo sconto fiscale non potrà essere usato sotto i 20 anni, togliendo quindi questa distorsione da vivai e primavere. E sopra quella soglia di età potrà essere usato solo per redditi sopra il milione, laddove qualche campione per ogni squadra può portare un effetto positivo in termini di abbonamenti e merchandising. Ovviamente i contratti in essere restano salvi, perché non si fanno norme fiscali retroattive. E c'è anche una clausola che riduce ulteriormente la soglia a 500 mila euro per le federazioni che sono passate al professionismo più di recente, come nel caso del basket".