Roma-Venezia 1-1 - Scacco Matto - Assedio giallorosso e il cambio di modulo nella ripresa
Finisce 1-1 all'Olimpico tra Roma e Venezia con l'assedio giallorosso che non è riuscito ad avere la meglio sul fortino eretto dai veneti.
LE SCELTE - Mourinho opera alcuni cambi, buttando nella mischia dal primo minuto Leonardo Spinazzola con Maitland-Niles sull'altra fascia. Cristante e Veretout agiscono a centrocampo con Pellegrini dietro a Perez e Abraham. In difesa, Kumbulla prende il posto dello squalificato Mancini e fa reparto con Ibanez e Smalling.
Il Venezia risponde con un 3-5-1-1 con Aramu dietro a Okereke. Mateju, Cringoj, Vacca, Kiyine e Haps giocano a centrocampo con Ampadu, Caldara, e Ceccaroni sulla linea difensiva.
INIZIO SHOCK - Il gol a freddo complica i piani della Roma, perché il Venezia può serenamente chiudersi nella propria metà campo per provare a colpire in contropiede, il canovaccio preferito dai lagunari. Aramu galleggia bene tra le linee dando fastidio ai giallorossi, che faticano a capire inizalmente chi debba prenderlo.
COLPIRE CON SPINA - La Roma allarga fin da subito Veretout sulla sinistra per dare ampiezza e consentire a Spinazzola di rimanere molto alto sulla sinistra. I giallorossi attaccano soprattutto da quella fascia, con l'esterno giallorosso sceso in campo da titolare per la prima volta dopo l'infortunio e autore di un'ottima prestazione nella prima parte, finché le gambe reggono.
ESPULSIONE - Alla mezz'ora del primo tempo, il Venenzia rimane in 10 dopo il rosso a Kiyine. Aramu è costretto, così, a scalare a centrocampo e i veneti si chiudono ancora di più nella propria metà campo, rinunciando ad attaccare, con i giallorossi che fanno girare palla ma faticano ad allargare la difesa avversaria. La forza offensiva dei giallorossi si esprime al meglio dopo l'ingresso di Shomurodov per Veretout, che costringe Pellegrini ad arretrare di qualche metro. I capitolini continueranno ad attaccare parecchio sulla sinistra, con Zalewski e El Shaarawy e con diverse conclusioni da fuori, oltre a varie azioni dentro l'area di rigore. Un assedio in piena regola ma non si andrà oltre al pareggio.
RIPRESA - A inizio secondo tempo, Mourinho manda in campo el Shaarawy, Karsdorp e Zalewski e passa alla difesa a 4, con Karsdorp, Ibanez, Smalling e Zalewski ni difesa, Cristante e Veretout in mezzo al campo, Perez ed El Shaarawy sugli esterni e Pellegrini alle spalle di Abraham.
La Roma alza molto la pressione e il ritmo e inizia il valzer di traverse e conclusioni, con l'unica pecca determinata dalla scarsa precisione e dalla scarsa percentuale di tiri in porta rispetto ai tiri totali, costante che accompagna la Roma da inizio anno