Sassuolo-Roma 4-2 - Le pagelle del match

02.02.2020 10:45 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Sassuolo-Roma 4-2 - Le pagelle del match
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Pau Lopez 5,5: ha poche responsabilità sul naufragio giallorosso. Forse avrebbe potuto fare qualcosa in più solo sul gol di Boga.

Santon 4: spinge poco e sbaglia molto. Nel corso del primo gol si ferma, Mancini no e Caputo viene tenuto in gioco e va in porta. Dal 46’ Bruno Peres 6: salva il salvabile approfittando di un’indecisione di Caputo a due passi dalla porta.

Mancini 3: un disastro in marcatura, nella scelta da fare, nella postura del corpo. Quando si tratta di andare in anticipo, di far valere il fisico, di impostare o aggredire si trova solitamente a suo agio ma nella marcatura pura e semplice non è la prima volta che va in difficoltà.

Smalling 4,5: la serata disastrosa della Roma è testimoniata dalla prova dell’inglese. Solitamente attento e concentrato, questa sera è spesso svagato e distratto.

Spinazzola 5,5: dopo un primo tempo anonimo, offre una spinta continua nella ripresa. Tra gli ultimi a mollare.

Veretout 5,5: ha il merito di segnare il rigore che, per un attimo dà speranza alla Roma ma la prestazione è totalmente insufficiente, con molte palle perse e poca incisività. Dal 81’ Villar SV.

Cristante 4: gioca un primo tempo disastroso, mostrandosi lento e fuori posizione. Nella ripresa tenta per un paio di volte la conclusione ma non basta.

Ünder 4,5: tra i meno peggio nel primo tempo, si spegne senza lasciare traccia con il passare dei minuti. Dal 66’ Perez SV.

Pellegrini 4: perde tantissimi palloni e rimedia due gialli che lo conducono sotto la doccia anzitempo.

Kluivert 4,5: evanescente nel primo tempo, più appariscente nel secondo ma poco concreto. Fumoso.

Dzeko 6: segna un gol, ne sfiora un altro, fa quel che può.

Fonseca 4: dopo gli elogi post derby, la Roma sembra essere colpevolmente appagata e viene surclassata dal Sassuolo nell’atteggiamento e nella determinazione. La reazione della Roma è di orgoglio, non di squadra, non di organizzazione.