Mancini: "Siamo in evoluzione. Il passato ormai è passato, ogni partita che andiamo in campo non pensiamo a quella dopo"

Mancini: "Siamo in evoluzione. Il passato ormai è passato, ogni partita che andiamo in campo non pensiamo a quella dopo"Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 19:11Primo piano
di Benedetta Uccheddu

Gianluca Mancini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del match contro i Rangers. Queste le parole de difensore giallorosso: 

Eccoci qua Gianluca, a te le partite piacciono tutte, però questi stadi proprio ti infiammano. Ma la Premier League non ti ha mai cercato? Hai un po’ l’attitudine della Premier League.
“No, no, no, sto bene, sto bene qua. Però a parte gli scherzi qua, le atmosfere sono belle, gli stadi sono bellissimi, in campo è perfetto, quindi non vediamo l’ora di scendere in campo”.

Senti, prima di affidarci un attimo all’analisi sull’Europa, volevo chiudere la parentesi Milano. Ne parlavamo anche con il mister, 35 minuti eccellenti, proprio il manifesto del calcio che vuole Gasperini. Bisogna farli diventare 50, 60, 70. Quanto manca Gianluca secondo te?
“Sicuramente siamo in evoluzione. Se guardiamo le prime partite che abbiamo fatto con il mister, da inizio campionato alle ultime abbiamo visto un miglioramento da parte della squadra, d’approccio, di come vuole interpretare anche il calcio il mister. È chiaro che più aumentano i minuti e più hai diverse possibilità, però devi guardare anche con chi giochi di fronte. A Milano abbiamo preso quelle due ripartenze, una ci ha costato il gol. Il secondo tempo è stato un po’ così e così, lì siamo usciti noi. Quando ci sono queste grandi partite è normale, un po’ come un incontro di pugili, averla un po’ da noi, la meglio, un po’ loro. È chiaro che più minuti fai, come hai detto te, più le cose possono andare meglio, ma la consapevolezza di fare quelle partite l’abbiamo vista già da prima, quindi bisogna continuare su questa strada per migliorarci ancora”. 

Si cercano soluzioni offensive in Serie A perché si segna poco, faticano tutti a trovare la porta avversaria e allora si cerca un po’ la scheggia impazzita, la variabile inattesa. Tu in questo momento sei questo, sei il difensore che prova a sorprendere il sistema difensivo avversario, ti trovi a tuo agio?
“Sì, quello sì, l’ho sempre detto, mi piace questa cosa qua. Tu hai detto scheggia impazzita, ma sono cose preparate penso. Anche il gol del Milan è venuto con un difensore che è partito dalla sua area e ha segnato, con il Nizza dalla mia area sono partito e ho segnato io, i miei compagni l’hanno fatto. È chiaro che ci sono delle partite un po’ più chiuse oppure dove si difendono un po’ più bassi, quindi cerchi di aprirle in un altro modo, ma sono tutte cose preparate, tutte cose organizzate e non fatte a caso. Il difensore lo fa meno del centrocampista o dell’attaccante, però è un calcio propositivo che è molto bello”.

La Roma negli ultimi anni è stata fiore all’occhiello del calcio italiano in Europa, tanti buoni risultati, per questo ci sorprendono queste due sconfitte consecutive in Europa League, che analisi fai Gianluca?
“Il passato ormai è passato, quello che abbiamo fatto l’hai detto tu, ci fa un grande orgoglio, ma pensando a questa competizione di quest’anno siamo partiti bene all’inizio, poi in casa con il Lille e con il Viktoria Plzen ci sono state queste cadute. È chiaro che non fanno bene, ci fanno male, ci fanno sapere e capire che la partita di domani è ancora più importante. Però sono tutte partite che fanno parte di un percorso che possono succedere. Testa alta, rimboccarsi le mani e pensare alle prossime partite”. 

Prima chiedevo a Gasperini come mai una Roma così brillante fa un po’ più di fatica in campionato in Europa League, mi chiedo per voi giocatori, il fatto che questo nuovo formato rispetto al precedente preveda qualche partita in più vi consente mentalmente di pensare che ci possa essere la sconfitta inattesa? C’è una differenza a livello mentale nell’approcciare questo nuovo formato?
“Sotto questo aspetto no, perché ogni partita che andiamo in campo non pensiamo a quella dopo, a quella che abbiamo fatto, ma pensiamo alla partita stessa. Non pensiamo al formato e dire che posso perdere una o altre due partite in più, no, assolutamente. Come ho detto, fanno parte di un percorso, purtroppo delle prestazioni possibili con il Viktoria Plzen non fatte in maniera buona, anche se potevamo pareggiarla, con il Lille sappiamo tutti come è andata, un pareggio era diverso da una sconfitta, però è inutile stare a pensare alle vecchie partite, ne abbiamo altre e abbiamo la consapevolezza di fare i risultati”.