La nuova sfida di Pinto. La garanzia Mourinho e la necessità di un nuovo centravanti

"Abbiamo ancora molto da fare per questo club". Parole del GM Tiago Pinto alla vigilia della finale di Europa League. Terminata la stagione i riflettori non sono più sulle magie di Dybala in campo, ma soltanto ed esclusivamente sul calciomercato. La scorsa stagione abbiamo avuto un primo assaggio di quello che significa per la Roma e le limitazioni dovute al settlement agreement con la UEFA. Alla fine però, nonostante tutto, i giudizi in merito alla campagna acquisti furono estremamente positivi, tanto da far parlare di una Roma scudetto, all'unanimità considerata la regina del calciomercato. 

Il campo poi ovviamente ha detto che non è stato così. Dybala ha fatto il Dybala, Matic ha fatto 6 mesi da Matic, mentre Wijnaldum (complice anche l'infortunio) ha steccato, così come Belotti. Vendere per poi comprare. Non c'è altra via e questo è sempre meglio ribadirlo, anche se ormai dovrebbe essere assodato. Vendere, meglio vendere bene, è sempre stata la parte più complicata per un Direttore Sportivo. Questa la prima sfida che dovrà fare Tiago Pinto. Torna quella scadenza del 30 giugno che da quando i Friedkin sono proprietari non è stata una data così spartiacque come lo fu per Monchi con Salah (per fare uno dei tanti esempi). 

Dando per scontato che Tiago Pinto riesca a rispettare le scadenze e fare i giusti milioni di plusvalenze da qui a fine giugno, poi bisognerà fare la squadra che, tradotto, vorrà dire accontentare Mourinho. Lo Special One alla squadra e ai tifosi ha detto a parole o a gesti che lui resta. Con la dirigenza però è sempre stato esigente. Dal punto di vista dei tifosi è sinonimo di garanzia visto che, con tutti i limiti, la società lo ha accontentato. 

La linea tracciata sembra essere abbastanza delineata, anche perché i giocatori in scadenza quelli sono: via Ibanez, dentro Ndicka, Aouar a rimpiazzare Wijnaldum, rinnovare a Smalling, El Shaarawy e trattenere Dybala per mantenere il più possibile la squadra dello stesso livello. 

A far saltare il banco però c'è stato l'infortunio di Abraham che ha finito nella maniera peggiore la stagione appena terminata e non vedrà il campo (probabilmente) nella prossima. Morale della favola: la Roma deve acquistare un centravanti e non avrà i soldi della cessione (preventivata) dell'inglese. Da un lato le prestazioni dell'inglese (appena 8 gol in campionato e 1 in Europa League) rendono il compito più agevole a Pinto, dall'altra parte gli attaccanti, da sempre, sono i calciatori più costosi da acquistare. In più c'è da riscattare l'acquisto di Belotti e i suoi 0 gol in Serie A.