Svilar, Mancini, Ndicka: le fondamenta su cui costruire la prossima Roma

La Roma è andata vicinissima all'impresa di qualificarsi alla Champions League, dopo un inizio ad handicap con ben 2 allenatori esonerati. Ranieri è stato il condottiero di questa stagione e, dopo aver smesso, per la seconda volta, di allenare, si ritroverà nella nuova veste di dirigente-consigliere dei Friedkin. La proprietà è al lavoro per rilanciare una squadra capace di fare tanto bene in Serie A, con l'allenatore giusto.
Una squadra che non sarà rivoluzionata. Così ha risposto il tecnico romano all'ultima domanda dell'ultima conferenza stampa della stagione a Trigoria. Una squadra che ha costruito gran parte delle proprie vittorie sulla difesa. Dalle parate di Svilar alla solidità della coppia Ndicka-Mancini: 16 clean sheet e appena 35 gol subiti. Non è un caso che, a suon di prestazioni. i tre protagonisti si sono conquistati il pubblico giallorosso e non solo. Il portiere è in attesa di un rinnovo che se non dovesse avvenire, scatenerebbe il malumore della piazza, l'italiano si è conquistato sul campo i galloni di capitano del club, mentre Ndicka è stato l'highlander giallorosso, facendo ricredere molti.
Ripartire da loro tre, dalle prestazioni, dai numeri, potrebbe essere il primo segnale, da parte della presidenza, di voler costruire la prossima squadra con una base solida per puntare a centrare la qualificazione alla Champions League e puntare ad arrivare a Istanbul per la finale di Europa League. Offerte indecenti permettendo.
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